“Investire in futuro è anche investire nella salute, perciò ci vogliono persone con idee chiare e ferme. Solo così, con competenza e coraggio, possiamo continuare a costruire un’Emilia-Romagna dove ogni persona possa sentirsi protetta, curata e parte di una comunità solidale”. Sono queste le parole con cui William Raffaeli, in corsa con il Partito Democratico della provincia di Rimini in vista delle elezioni regionali del 17 e 18 novembre prossimi, ha lanciato ufficialmente la sua candidatura, sostenendo Michele De Pascale come prossimo presidente della Regione Emilia-Romagna.
Domenica 20 ottobre, presso la cooperativa Punto Verde di Rimini, Raffaeli ha incontrato cittadini, simpatizzanti e sostenitori, illustrando i contenuti della sua proposta e raccogliendo idee e suggerimenti. Una serata a cui erano presenti 196 persone; presente anche il sindaco di Rimini, Jamil Sadegholvaad e gli assessori Kristian Gianfreda, Roberta Frisoni e Mattia Morolli.
“Voglio continuare a lottare per la salute e il benessere dei cittadini dell’Emilia-Romagna”: questo l’impegno ribadito con forza da Raffaeli, 73 anni, medico, anestesista esperto in terapia del dolore, già direttore dell'Unità Operativa di Terapia Antalgica e Cure palliative (Hospice) presso l'Ospedale Infermi di Rimini, oggi è presidente (nonché ideatore e fondatore) della Fondazione ISAL dedicata alla ricerca e cura del dolore cronico, che opera in collaborazione con l'Istituto Superiore di Sanità.
“Ho dedicato oltre quarant’anni della mia vita alla salute delle persone. Come medico dal 1978, ho avuto l’onore di lavorare all’ospedale Infermi nel servizio di anestesia e rianimazione. Nel mio cammino, ho aperto spazi ospedalieri per il recupero dei giovani con dipendenze, fondando nel 1982 la cooperativa Cento Fiori. Dal 2000 sono stato il primario del reparto di terapia del dolore e cure palliative-hospice di Rimini e ho fondato L’istituto di Scienza Algologiche (ISAL)”.
Aggiunge Raffaeli: “La nostra è una Regione in cui la giustizia sociale è un valore storicamente dato, ma che oggi va difeso e sostenuto più che mai. Ringrazio il Partito Democratico per avermi chiesto di correre in questo momento cruciale in cui non possiamo permettere che si mettano a rischio conquiste che sono patrimonio di tutti noi. In primis la salute che non deve dipendere dal reddito, essendo un diritto inalienabile. Due terzi del bilancio regionale è destinato alla sanità e alle politiche di inclusi. La nostra comunità merita un futuro in salute e insieme possiamo fare la differenza”.