Sold out la lectio di Carlo Sini, con il palco trasformato in posti per il pubblico, e saletta video con posti in piedi! Continua il successo di pubblico della rassegna filosofica misanese che stupisce anche i relatori.
2Nessuno è innocente!” ha esordito il filosofo Carlo Sini, citando il celebre Anassimandro secondo cui la convivenza degli esseri viventi si basa su un eterno conflitto dovuto al fatto di essere costretti nella strozzatura di un corpo. Il mondo è costituito da contrari e ognuno di loro tende a sopraffare l'altro. Questa individualità mina l’eusocialità della specie umana che tuttavia ha sviluppato un rimedio “innaturale” per creare la relazione: il corpo linguistico. Con il linguaggio l’uomo entra nell’orbita di un patto, può promettere, impegnando il futuro, assumendo responsabilità e quindi anche la possibilità di incorrere nella colpa. Ma di cosa bisogna sentirsi colpevoli? Seguendo l’etica di Spinoza, basata su fortezza e compassione, l’uomo che persegue questa via virtuosa diviene forte e l’unica colpa che deve provare è di sentirsi infelice.
Un intenso dibattito ha chiuso la serata.