Verso le ore 21.30 del 14.11.2024 una pattuglia della Polizia di Stato - Sottosezione Polizia Stradale di Riccione in servizio di vigilanza stradale ha proceduto sulla SP:18 in località Taverna di Monte Colombo (RN), ad intimare l’alt ad un Pick-Up Ford Raptor con a bordo tre persone. Nel corso del controllo gli Agenti hanno immediatamente sospettato che a bordo del veicolo vi potesse essere presente della sostanza stupefacente tipo marijuana poiché ne avvertivano un fortissimo odore.
A questo punto i poliziotti decidevano di approfondire il controllo e dopo aver compiutamente identificato i tre individui hanno proceduto alla loro perquisizione personale e veicolare. La perquisizione permetteva di rinvenire su di uno dei tre soggetti una busta contenente della sostanza stupefacente risultata poi essere marijuana per un peso di 110,28 grammi.
Il giovane, di nazionalità italiana domiciliato nella Provincia di Rimini, si assumeva la proprietà della sostanza ai fini di uso personale e riferiva agli agenti di averla da poco acquistata da un individuo nel vicino comune di Sassofeltrio (RN).
Nel frattempo sul posto intervenivano anche i poliziotti della Squadra di P.G. della Sezione Polizia Stradale di Rimini e della Sottosezione di Riccione che assumevano la direzione delle attività di indagine portandosi presso il comune di Sassofeltrio dove dopo una repentina attività di indagine nel corso della notte poteva essere individuato il luogo ove era avvenuta la cessione dello stupefacentericonducibile aduna abitazione privata. Gli agenti, dopo aver identificato l’occupante dell’immobile, un cittadino della Romania, procedevano alla perquisizione domiciliare rinvenendo 500 grammi di hashish e 54,7 grammi di marijuana nonché la somma in banconote di diverso taglio pari a 880€. Lo stupefacente e la somma di denaro veniva sequestrato e la persona tratta in arresto per il reato di detenzione e spaccio.
Di tutta l’attività veniva data notizia al P.M. di turno che disponeva il rito per direttissima. L’arresto veniva convalidato con applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico. Nei confronti del cittadino italiano sottoposto al primo controllo si procedeva invece con denuncia in stato di libertà.
Si precisa che nei confronti delle persone indiziate vige la presunzione di innocenza.