Mentre il contatore delle firme è vicinissimo a quota 50.000, cifra ben superiore al doppio degli abitanti dell’Alta Valmarecchia, il Comitato per la Valmarecchia – STOP Allevamenti intensivi "Salute, Valmarecchia!" ha organizzato una manifestazione presso la Cavallara di Maiolo a cui hanno partecipato oltre 200 persone venute da tutta la vallata, compresa la bassa valle, Santarcangelo e Rimini. Tanti anche i giovani e molti partecipanti armati di striscioni, cartelli, stendardi, tutti hanno pacificamente cantato e gridato slogan in difesa della Valle e della sua salubrità, hashtag #iononbecco.
“No agli allevamenti sì alla bellezza” con queste parole si conclude la poesia di Martino letta oggi all’evento promosso.
Evento che ha visto prendere corpo un pic nic all’aria aperta con condivisione di cibo e bevande seguito da interventi sul prato che, come in un parlamento su erba esteso a tutti, si sono susseguiti uno dopo l’altro. Si sono sentite le voci di poeti, su tutti hanno spiccato i versi di Martino da Santarcangelo, di docenti universitari tra cui il Prof. Riccardo Santolini, di esperti in materia ambientale, ma anche di operatori turistici della zona e diversi abitanti del luogo, tra cui quelli di Secchiano Marecchia (comune di Novafeltria) dirimpettai della Cavallara e direttamente interessati dalle conseguenze di un eventuale impianto. Poi si è passato alla pittura dei lenzuoli bianchi momento di forte condivisione che verranno poi esposti pubblicamente.
L’aver raggiunto un numero di firme così elevato è un obiettivo che, sostiene il Comitato, va nella direzione ben precisa: questa battaglia non è locale ma nazionale in quanto è risaputo che in Italia non c’è bisogno di creare nuovi impianti di allevamenti intensiviavicoli. Il fabbisogno è più che mai soddisfatto e ogni nuovo impianto nasce solo per l’esportazione.
Presente oggi anche Rai 3 con Samuele Amadori che ha realizzato due servizi andati in onda nel Tg 3 Regione Emilia-Romagna delle 14 e delle 19,20. Ai suoi microfoni il Presidente e alcuni componenti del Comitato e l’Assessore di Novafeltria Monia Amadei, comune che ha approvato un ordine del giorno in Consiglio Comunale all’unanimità in cui si esplicita la contrarietà al progetto e si chiede che vengano approfondite le carte dello stesso nonchél’intero iter procedurale dove già sono emerse molteplici falle. In esso viene ribadito che non c’è stata la dovuta trasparenza né la partecipazione prevista per legge quando viene presentato in un territorio un impianto di tale natura e così impattante che fa compiere un salto indietro di 50 anni, fatto questo che non ha permesso di ricorrere e avanzare i dovuti ricorsi amministrativi nei tempi previsti dalla normativa vigente. E infine il documento unitario del Consiglio comunale di Novafeltria contiene l’auspicio che tutti i comuni della valle adottino un analogo ordine del giorno.
E proprio perché i tempi per i ricorsi amministrativi sono scaduti, dal punto di vistadel Comitato che si avvale della consulenza di alcuni legali, non resta che esplorare altre forme di denuncia anche di carattere penale.