Non possiamo che rimanere allibiti, stupefatti ed attoniti rispetto a quando argomentato dal PD provinciale in merito alla presunta “cementificazione” a cui si andrebbe incontro con il nuovo Rue. Non è con la sterile polemica politica che si migliorerà una visione di prospettiva della Città di Riccione, ma con un costante, preciso, silenzioso, minuzioso e concreto lavoro di insieme che stiamo mettendo in atto, giorno dopo giorno, da quando i riccionesi ci hanno concesso l'onore di amministrare questa città. Abbiamo ben chiara la strada intrapresa, ormai da quattro anni. Su questo punto, leggiamo con piacere ciò che accade in altre importanti mete turistiche, come Ibiza o come Gallipoli che, seppur in modo diverso, stanno oggi iniziando a percorrere una terza via, dichiarando guerra al turismo degli eccessi ed al turismo del "tutto e subito”.
NOI saremo sempre a fianco di una imprenditoria positiva e attenta, che vuole investire, migliorare, rinnovare. Ci immaginiamo una Riccione che divenga leader di un nuovo modello di Turismo, più sano, più green, più sostenibile. Qualità più che quantità. Questo è quello che andremo a fare. Questa è la nostra visione di città.
Ma permetteteci un'ultima nota: da tutti siamo disposti ad accettare critiche, sulla “cementificazione”, eccetto che dal PD. Abbiamo combattuto per anni i loro disastri edilizi: Il muro di cemento del TRC; i Giardini dell'Alba: laddove c'era un parco, oggi ci ritroviamo un blocco di cemento con un buco dentro; il Playhall: altro cubo di cemento che ha “divorato” parte di un parco pubblico; il Palas, un ulteriore cubo di cemento e vetro incastrato in mezzo alla città. E potremmo andare avanti all'infinito. Abbiamo fatto una promessa ai riccionesi: lasciare una città migliore rispetto a quella che avevamo trovato. Questo è il nostro impegno, quotidiano e costante. Perché la Riccione di domani si costruisce con le scelte di oggi.
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