Con l’entrata in vigore, il 18 ottobre scorso, del cosiddetto “Decreto anticipi n. 145/2023”, è previsto il riconoscimento anticipato dei futuri aumenti contrattuali, per il mese di dicembre 2023, a valere sull’anno 2024. Uno stanziamento pari a 2 miliardi di euro, per il riconoscimento dell’indennità di vacanza contrattuale spettante al personale a tempo indeterminato delle Amministrazioni statali, e da riconoscersi auspicabilmente, già nella busta paga di novembre o al massimo di dicembre.
Come Cisl Fp Emilia-Romagna ci stiamo attivando al fine di domandare tali anticipazioni, anche per le lavoratrici delle Aziende del Sistema Sanitario Regionale, di Arpae, dell’Ente Regione Emilia-Romagna e di tutti gli altri Enti Locali, i quali nella nostra regione, solo rispetto al personale non dirigenziale, in totale sono circa 113mila dipendenti. Infatti tale riconoscimento non è automatico per la Sanità e gli enti locali, poiché queste risorse devono essere stanziate dai singoli bilanci.
Grazie al lavoro messo in campo dalla Cisl a livello nazionale, il Decreto 145/2003 prevede che l’anticipo sia calcolato moltiplicando per 6,7 volte il valore dell’Indennità di Vacanza Contrattuale (IVC), ciò cuberà sulle buste paga di dicembre 2023, in media, dal 750 euro ai 870 euro.
In un momento in cui l’inflazione morde sulla pelle viva delle persone, servono risposte concrete, e questa lo è! Infatti è un provvedimento fortemente voluto dalla Cisl a livello nazionale, in quanto segna un cambio di passo rilevante nell’atteggiamento del Governo e delle Istituzioni pubbliche che, devono dare per prime, in qualità di datori di lavoro, il segnale di applicare Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro che non siano scaduti da decine di anni, come avvenne (nel primo sblocco dei rinnovi pubblici del 2016-2018) e che riconoscano salari e tutele adeguate. Infatti, l’impegno preso con le organizzazioni sindacali da parte del Governo e dell’Aran è di far partire i negoziati fin dai primi mesi del 2024, invertendo la sequenza tradizionale e cominciando da Enti Locali e Sanità.
Ricordiamo infine, che sempre come fortemente chiesto dalla Cisl, a tale provvedimento si aggiunge la proroga, anche sul 2024, del taglio del cuneo fiscale e dall’accorpamento delle prime due aliquote IRPEF al 23%.
Questo è il risultato di chi sta sul merito delle questioni, senza pregiudizi ideologici, e di chi pratica LA CONTRATTAZIONE come unica strada per dare risposte vere alla gente comune, che ha bisogno di certezze e non di mere e snervanti contrapposizioni.
Crediamo che le Amministrazioni Locali, a partire dalla Regione Emilia-Romagna per i propri collaboratori e per le lavoratrici e lavoratori in servizio presso le Agenzie Regionali così come per il personale del nostro SSR, debbano fare tutto il possibile per reperire le risorse necessarie ad erogare l’anticipo degli aumenti contrattuali, segnale che riteniamo fondamentale per chi grazie al proprio lavoro quotidiano costituisce il presidio migliore del valore dei servizi pubblici.
Sonia Uccellatori (Segretaria Generale Cisl Fp Emilia Romagna)