“Ormai è chiaro a tutti: la proroga di un anno delle concessioni demaniali, inserita nel Milleproroghe per calcolati scopi di consenso, ci porta dritti allo scontro con l’Unione Europea. Giorgia Meloni si sta prendendo la responsabilità di regalare al paese una salatissima procedura d’infrazione di Bruxelles, vanificando quindi il risultato raggiunto lo scorso giugno con il Ddl Concorrenza. Votato, per altro, anche da Lega e Forza Italia, che ora gioiscono per essersi fatte ancora beffe degli imprenditori del settore. Lo ribadiamo: le spiagge sono un bene che appartiene a tutti gli italiani, e non solo agli attuali concessionari. Quindi un nuovo sistema di gare pubbliche è non solo ineluttabile, ma è anche l’unico viatico per riformare un settore impantanato tra mille criticità, che lascia imperversare pochi furbi a scapito di tanti che lavorano virtuosamente con dedizione. I sovranisti dello sdraio sono convinti di risolvere la questione solo guadagnando tempo, infilando la testa sotto la sabbia, ma il destino del comparto è chiaro. Quello che per i Gasparri di turno è un favore agli imprenditori, è al contrario un danno agli stessi, ai loro dipendenti e anche agli utenti. Tutto questo non fa che fiaccare l’offerta turistica e bloccare un settore che questa maggioranza vuole elevare a corporazione. Gli investimenti rimarranno ancora fermi mentre all’orizzonte si profilano piogge di ricorsi e multe eurounitarie; comprensibili le preoccupazioni di amministratori locali e di tanti operatori balneari che hanno compreso come questo governo stia portando il comparto sull’orlo del baratro con un approccio approssimativo, raffazzonato e dunque pericoloso”.
ùCosì in una nota il senatore Marco Croatti.