"Durante il Consiglio Comunale di ieri mattina abbiamo appreso della creazione di un tavolo provinciale per programmare la ripartenza, in ritardo ma bene! Ci sono attività che potrebbero già riaprire in piena sicurezza". La Consigliera Comunale Giorgia Bellucci sollecita anche la programmazione delle commissioni ad hoc per il Covid: "Nel consiglio della scorsa settimana abbiamo parlato di istituire tavoli che coinvolgano maggioranza e minoranza, iniziamo a convocarli. Dobbiamo lavorare insieme per individuare strategie che vadano in aiuto alle imprese e alle famiglie. Non possiamo più aspettare. Ieri anche CNA e la Rete di Professionisti hanno scritto una lettera per la ripartenza che noi sposiamo in tutto. Sono settimane che sollecitiamo le istituzioni a pensare e immaginare la ripartenza per essere pronti. Auspicavamo il ritorno sui posti di lavoro per gradi e in totale sicurezza subito dopo Pasqua. Non possiamo aspettare il 3 maggio: chi garantisce la sicurezza, il distanziamento sociale, tutti i DPI e ha organizzato le entrate e le uscite deve iniziare a lavorare prima di tale data, è a rischio la tenuta socio-economica della città e del paese”. È l'esortazione che arriva dai coordinatori di Italia Viva Rimini Giorgia Bellucci e Gianluca Fabbrani.
“È necessario riaprire i cantieri pubblici e privati, lo chiediamo da 10 giorni. Tante imprese del settore turismo, alberghi, bagnini, locali, ristoranti dovrebbero poter fare le manutenzioni per essere pronti alle riaperture, questo gli deve essere permesso”. I due coordinatori hanno affidato le preoccupazioni dei tanti imprenditori e non ultima la lettera sopra citata al deputato di Italia Viva Marco Di Maio che si farà portavoce a Roma dei problemi del territorio e intanto affermano: "Anche sul territorio bisogna darsi da fare per gestire la fase della ripartenza o il rischio è che ci siano attività che riprendono a lavorare pur in assenza di accordi; e che quelle che, giustamente, rispettano i divieti finiscano con l'essere così penalizzate da faticare a riaprire. E del resto ci sono attività che potrebbero riaprire immediatamente, in piena sicurezza per i lavoratori, anche prima della data indicata nel DPCM. Il Governo sembra orientato in questa direzione. La fase che stiamo attraversando richiede la massima unità e l'impegno di tutte le forze disponibili. Porteremo avanti le richieste avanzate dalle categorie in tutte le sedi, dal comune fino a Roma, stiamo attraversando la più grande crisi dal dopoguerra, dobbiamo accelerare i processi per la ripartenza, siamo già in ritardo".