Se Atene piange Sparta non ride. Se ne sta per andare anche il mese di giugno e i candidati "forti" degli schieramenti stentano ad emergere. Del centrosinistra abbiao scritto, tutto rimandato a dopodomani 23 giugno: forse mercoledì la schiarita sul nome da candidare a sindaco.
Ancora più confusa la situazione a destra dove ancora si deve capire se il candidato sindaco debba essere un civico o un politico. E dal conclave di ques'oggi non è emerso nulla di nuovo tranne i soliti noti: una rosa di nomi di politici con gli storici portacolori Renzi, Marcello e Ravaglioli accanto ad altri già noti come Indino e Paesani fino a qualche sorpresa dell'ultima ora che lascia il tempo che trova. Qui non è questione di rinviare sine die: sarà Roma, come sempe e come successo in passato, a metterci l'ultima parola e a quel punti il lavoro dei coordinatori regionali sarà reso inutile.
Quindi la corsa a Palazzo Garampi è una autentica incognita almeno fino ad oggi giorno 21 del mese di giugno. Il dopo Gnassi resta un percorso difficile e pieno di ostacoli. Ma, a quanto pare, il colpo di scena che qualcuno si attendeva ancora non è venuto fuori.