Ogni anno, di questi tempi, a Gioenzo Renzi non va giù il fatto he l’Amministrazione comunale continui ad ignorare il Giardino Vittime delle Foibe di piazzale Carso dietro il Grattacielo. E non lo manda mica a dire. “Domani, 10 Febbraio – dice il capogruppo consiliare di Fratelli d’Italia - si commemora il “Giorno del Ricordo in memoria delle Vittime delle Foibe e dell’esodio giuliano-dalmata”, nell’anniversario del vergognoso trattato di Pace (10.2.1947) che impose all’Italia di cedere alla Yugoslavia le terre d’Istria, Fiume, e parte della Dalmazia, dalle quali “esodarono” 350.000 Italiani. Il Giorno del Ricordo è stato istituito con la Legge votata dal Parlamento il 30.3.2004 e prevede iniziative delle Istituzioni e delle Scuole per fare conoscere dopo 60 anni di silenzio, di negazionismo, di giustificazionismo, questa pagina tragica della nostra storia nazionale. La verità nascosta sugli eccidi di circa 12.000 italiani tra l’autunno del 1943 e la primavera del 1947 attuati dai partigiani comunisti del maresciallo Tito per eliminare tutti coloro che si potevano opporre al disegno di annessione di quelle terre italiane alla Yugoslavia. Migliaia di Italiani, colpevoli solo di essere tali, furono gettati nelle Foibe che da naturali inghiottitoi carsici si trasformarono in profonde fosse comuni. L’Amministrazione Comunale – aggiunge Renzi - tiene la commemorazione ufficiale del Giorno del Ricordo alla Biblioteca di Pietra sul Molo di Rimini ma continua ad ignorare il Giardino Vittime delle Foibe, l’area verde dell’ex Piazzale Carso, così intitolato dal Consiglio Comunale il 25.11.2004, con l’approvazione dell’Ordine del Giorno presentato dal sottoscritto. Chiedo, pertanto, all’Amministrazione Comunale di deporre nel Giorno del Ricordo un corona di alloro sulla targa del Giardino Vittime delle Foibe, che non può essere considerata una semplice indicazione stradale. E’ un dovere morale della Amministrazione Comunale di Rimini – conclude - onorare le migliaia di Italiani Martiri delle Foibe, per troppo tempo dimenticati”.