"La Giunta del Comune di Rimini, nonostante la mia interrogazione e le oltre 200 firme raccolte dai residenti di Viserba, non ha fatto ancora nulla per i cittadini del posto che, particolarmente interessati dalle modifiche sulla viabilità di Via Sacramora, hanno espresso il loro disappunto e suggerito all’amministrazione determinate soluzioni alternative per rimuovere i disagi creati”.
Lo sostiene Carlo Grotti (Lega) il quale fa sapere di avere ricevuto risposta scritta “vaga e incompleta” sui punti da lui elencati, ma dove veniva dichiarato che il Comune avrebbe preso provvedimenti e monitorato. E nel suo intervento indica la risposta della Giunta: "L’Amministrazione, inoltre, è costantemente impegnata in un’operazione di monitoraggio e verifica degli impatti di questo (ed altri) interventi sulla mobilità e sta effettuando delle verifiche in merito alla segnalazione da Lei riportata relativa alla situazione di via Salvemini."
“Ad oggi la situazione è identica”, dice Grotti e prosegue: “L’amministrazione non deve imporre scelte calate dall’alto, ma ascoltare e confrontarsi con i cittadini e i loro bisogni, soprattutto in situazioni come queste dove sono state prese decisioni che hanno modificato la viabilità”. Aggiunge Grotti: “In questo caso, come evidenziato in modo molto chiaro dai residenti, per risolvere il problema basterebbe interrompere la corsia preferenziale, posta su Via Sacramora, per quanto riguarda la parte di strada compresa tra via Pallotta e Via Schinetti, in modo da permettere che il traffico di macchine, proveniente da Via Pallotta, confluisca su più vie e non si congestioni esclusivamente sulla Via Salvemini. Devo constatare che da parte della Giunta non c’è stata la volontà di trovare la soluzione dinnanzi a oltre 200 firme raccolte dai residenti. Dispiace che la Giunta manifesti il suo disinteresse nei confronti di disagi esplicitati dai cittadini. Mi auguro che in modo tempestivo e urgente metta mano al problema per trovare una soluzione come suggerita dai residenti, altrimenti provvederò a riportare il caso in consiglio comunale. Rimini è un cantiere a cielo aperto, non bastano i problemi del covid a limitare l'economia e gli accessi al centro, ci sono voluti anche i lavori. Non penso sarebbe caduto il mondo se li avessero iniziati un mese dopo. Di fianco al teatro c'è un punto dove vista la strettoia causata dai lavori, gli assembramenti diventano obbligatori per passare e risultano molto rischiosi in un momento di covid".
E conclude: "L'amministrazione sembra avere una fobia per i parcheggi, ovunque vengono tolti o decimati e al loro posto sorgono parchi o altre cose valide a livello estetico, ma poco a livello funzionale. Spero un giorno di non arrivare al mio garage e trovarvi un parco al posto del parcheggio!".