Nel primo caso, un 48enne residente a Verucchio aveva tentato di vendere un kit di cerchi enduro per moto su un noto sito di e-commerce, al prezzo di euro 450. Si era presto rivolto a lui uno sconosciuto che asseriva di essere molto interessato all’acquisto, invogliando la vittima a proseguire nella propria trattativa. Il truffatore, contattando telefonicamente il venditore, aveva indotto l’uomo a recarsi presso uno sportello bancomat e tenendolo al telefono gli dava specifiche indicazioni sulle operazioni da compiere. Al termine di tali incaute manovre, il malcapitato andando a stampare l’estratto conto, in maniera da poter verificare dell’avvenuto guadagno, si rendeva conto invece di non aver arricchito il proprio conto ma di aver versato 2.550 euro in bonifici indirizzati verso una carta di credito bancaria. Accortosi della truffa si è rivolto immediatamente alla Stazione dei Carabinieri di Villa Verucchio dove ha formalizzato la denuncia. Sono partiti i dovuti accertamenti anche di natura bancaria che hanno portato all’identificazione dell’autore del raggiro, un 22enne torinese, che se pur giovane aveva al suo attivo diverse truffe col medesimo “modus operandi”.
Il secondo caso è invece avvenuto a Pennabilli ad un 47enne del posto. Lo stesso, il pomeriggio dello scorso mese, mentre si trovava nella sua abitazione assieme alla famiglia, ha ricevuto una chiamata sulla sua utenza cellulare e quale interlocutore si presenta un fantomatico impiegato bancario dell’istituto di credito nel quale ha il conto corrente. Il malcapitato, ignaro della truffa, seguendo le indicazioni telefoniche che gli erano state fornite, dapprima apprendeva che nel giro di qualche giorno avrebbe ricevuto una nuova carta di credito e successivamente, veniva indotto a comunicare all’interlocutore il codice Pin della sua carta bancomat. L’autore del fatto, in realtà, carpendo la buona fede della vittima provvedeva, in questo modo, ad effettuare nell’immediatezza tre prelievi bancari presso uno sportello Bancomat dell’importo di euro 1000 cadauno. Solamente nella serata, il pennese, comprendeva di essere stato truffato e si recava presso lo sportello bancario del paese per effettuare un estratto conto. L’uomo notato l’ammanco non ha potuto far altro che chiedere aiuto ai Carabinieri denunciando l’accaduto. Grazie ad una serie di riscontri investigativi, anche di natura bancaria, i militari sono riusciti ad identificare il truffatore in un 61enne residente nel napoletano, già gravato da specifici precedenti ed a denunciarlo alla Procura.