Nella serata del 6 maggio 2023, personale della Polizia di Stato di Rimini ha tratto in arresto un soggetto cittadino albanese, irregolare sul territorio italiano, per il reato di Traffico illecito di sostanze stupefacenti. Alle ore 22.15, durante un normale servizio di perlustrazione e controllo del territorio, nel transitare lungo la via Mariotti, nei presi del parco pubblico, luogo noto per le frequentazioni di soggetti dediti allo spaccio di sostanze stupefacenti, i poliziotti eseguivano al controllo di un uomo sospetto, a bordo di un’autovettura. Il soggetto, da accertamenti più approfonditi, risultava già essere conosciuto per lo spaccio di sostanze stupefacenti, oltre a mostrarsi nervoso ed insofferente al controllo. Sempre più insospettiti, i poliziotti decidevano di approfondire l’accertamento, ed infatti notavano una manomissione all’altezza del freno del veicolo. Tale dettaglio, induceva gli operanti ad effettuare un’accurata verifica della manomissione, che portava alla scoperta di un nascondiglio dove vi era una scatola in alluminio di caramelle contenente sostanza in polvere bianca, poi accertato essere Cocaina. La scatola conteneva 13 involucri in cellophane per un peso di gr. 9,70; inoltre, all’interno del portafoglio vi era del denaro contante per un totale di Euro 1.325,00 e nel vano porta oggetti Euro 1.350,00 sempre in contanti, che facevano presumere l’attività di spaccio. Vista la situazione, si effettuava un controllo nella sua abitazione dove venivano ritrovati altri involucri contenente sostanza stupefacente e dell’altro denaro contante di euro 7.620,00. Alla luce di quanto emerso, l’uomo veniva tratto in arresto e collocato agli arresti domiciliari presso la propria dimora a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Successivamente, nella giornata odierna, lo straniero è stato accompagnato presso il C.P.R. (Centro di Permanenza per il Rimpatrio) di Bari in attesa di completare le procedure finalizzate all’espulsione dal territorio nazionale. Si ricorda che nei confronti delle persone indiziate ed imputate vige la presunzione di innocenza.