Aveva messo sotto alla gole di un sacerdote cinese, in servizio a Rimini nella chiesa di San Nicolò, un coltello per rapinarlo. Il sacerdote mentre riposava in canonica, si era risvegliato con l'arma puntata alla gola. Il malvivente con questa minaccia aveva portato via 500 euro custoditi in canonica. Ma l'uomo venuto da Mantova, residente ad Ancona, aveva un tatuaggio in lingue cinese sul corpo. Si può dire che il diavolo, in questo caso, ci ha messo lo zampino. L’uomo è stato condannato ieri con rito abbreviato dal Gup del Tribunale di Rimini, dottor Vinicio Cantarini a due anni, un mese e 10 giorni di reclusione. Il Pubblico Ministero aveva chiesto quattro anni. Dopo l’arresto a seguito di indagini della Squadra Mobile l’uomo era stato in custodia ai "Casetti". Quindi posto in liberà con l’obbligo di firma ad Ancona. Lo stesso ladro nel tempo aveva fatto un profondo mea culpa, spedendo una lettera di scuse al sacerdote e una promessa risarcitoria. Anche nell’udienza ha ribadito le scuse per il gesto malsano, affermando di aver fatto la rapina a causa della tossicodipendenza. Lo stesso avrebbe cercato un modo immediato di procurarsi i soldi per la droga. All’epoca della rapina l'uomo risultava essere senza fissa dimora. Viveva come un nomade tra le stazioni di Rimini ed Ancona. Lo stesso ha poi dichiarato di avere iniziato una cura presso un centro per le dipendenze per disintossicarsi del tutto dal bisogno di sostanze stupefacenti.
Cronaca

12:07 - Romagna