Questa mattina una delegazione di lavoratrici e lavoratori in rappresentanza del mondo agricolo si è radunata davanti alla Prefettura di Forlì al presidio organizzato da Fai Cisl – Flai Cgil – Uila Uil di Forlì Cesena Rimini, come contestualmente accade in tutto il territorio nazionale. "Si rivendica a viva voce - si legge in un una nota - la tutela dei diritti dei lavoratori stagionali del settore agricolo, in quanto sono stati esclusi da ogni tipo di ristoro subendo, nell’anno 2020, una consistente perdita di giornate lavorate, una conseguente perdita di reddito unitamente ad una inevitabile perdita di diritti previdenziali ed assistenziali. Nella manifestazione sono state esposte le ragioni della protesta nelle forme democratiche che appartengono alla storia del sindacato italiano. Una delegazione composta da segretari e da lavoratori, è stata ricevuta dal Prefetto al quale sono state illustrate le ragioni della manifestazione, rivendicando: il riconoscimento delle calamità ai lavoratori dei settori che hanno subito la diminuzione del lavoro che garantisca il riconoscimento delle stesse giornate dell’anno precedente; l’estensione della Naspi ai dipendenti a tempo indeterminato di imprese cooperative e dei loro consorzi; il riconoscimento di una cassa integrazione stabile anche per i pescatori vista la forte riduzione dell’attività di pesca; il bonus per gli stagionali agricoli degli agriturismi; la necessità di rinnovare rapidamente il contratto provinciale degli agricoli privati, scaduto da oltre un anno. Gli stagionali dell’agricoltura, gli ‘eroi del Covid’, dimenticati dagli ultimi provvedimenti governativi” (anche nel Decreto Sostegni), sono stati esclusi per l’ennesima volta, da ogni tipo di ristoro. Coloro che lavorano negli agriturismi, nel settore ortofrutticolo e nella trasformazione, sono stati nuovamente discriminati. I lavoratori della campagna, delle grandi cooperative ortofrutticole e di trasformazione e gli stagionali negli agriturismi hanno subito nel 2020 un calo di giornate rispetto al 2019 di oltre il 33%. Sarà impegno dichiarato dallo stesso Prefetto, di farsi portavoce delle istanze esposte a sostegno delle richieste dei lavoratori agricoli, nonché di presentarle al Governo dal quale ci si aspetta una attenta risposta nei confronti di una categoria così vitale per l’economia del nostro paese. Il settore agricolo vanta un ruolo di primo piano nell’attuale quadro economico, e una sua celere ripresa può essere volano della ripresa del Paese. Fai Flai Uila e tutti i lavoratori si aspettano risposte concrete da questo Governo e dal Presidente del Consiglio nelle future misure economiche. I lavoratori dell’agricoltura continueranno a lottare affinché siano date le risposte giuste e affermare i loro diritti".
Cronaca
20:05 - Romagna