“Sulla stampa locale - spiega Elena Castellari, Presidente dell’Unione Valconca - è apparsa la notizia secondo la quale l’installazione dell’antenna per la telefonia mobile di Piazza Risorgimento a Morciano di Romagna sia esclusivamente imputabile al via libera da parte dell’Unione Valconca.
Ma così non è.
Il Sindaco di Morciano di Romagna, Giorgio Ciotti, sa molto bene come il Suap dell’Unione non debba assumere alcun atto in relazione alla sospensiva del provvedimento di posa in opera.
La legge, infatti, dispone che l’efficacia del provvedimento venga sospesa in caso di ricorso ma l’Amministrazione comunale ha omesso d’informare la ditta circa le proprie intenzioni, lasciando che s'ingenerasse l'equivoco e che la responsabilità cadesse solo in capo all'Unione.
Il successivo provvedimento del Sue di Morciano, circa la sospensione dei lavori, è stato inviato per Posta elettronica certificata alla suddetta ditta che ha, in concreto, proceduto come se nulla fosse.
All’indomani della conferenza con il Ministero competente in materia, la ditta ha quindi comunicato che avrebbe comunque avviato l’attività.
Dal canto suo l’Amministrazione morcianese ha risposto con la richiesta di tenere inattivo l’impianto fino alla definizione della pendenza poiché le funzioni di vigilanza e controllo spettano alla stessa.
Allo stato delle cose e a quanto è possibile capire, la ditta non ha in alcun modo interrotto la procedura di attivazione dell’antenna e in tale situazione il Comune di Morciano, come unica responsabile dell’accaduto, cerca di addossare le colpe all’Unione Valconca. Un atteggiamento che oltre a sorprendermi non rispecchia la verità dei fatti”.