Nella prime ore del mattino del 16 dicembre scorso personale della Polizia di Stato di Rimini ha tratto in arresto un cittadino italiano per il reato di maltrattamenti contro familiari e conviventi e deferito in stato di libertà per il reato di violenza sessuale.
Nello specifico, alle ore 06.45 circa, giungeva una chiamata al Numero Unico di Emergenza 112 - NUE, nella quale il richiedente segnalava di essere in lite con la propria moglie. Giunti sul posto, i poliziotti prendevano contatti con il richiedente, il quale, visibilmente nervoso e in stato di alterazione a causa presumibilmente di un eccessivo consumo di bevande alcoliche, riferiva di aver litigato con la moglie, fornendo, però, versioni contrastanti circa il motivo della discussione. Vista la situazione, gli agenti sentivano in merito a quanto accaduto la donna, la quale, notevolmente scossa, asseriva che verso ore 3:00 il marito aveva fatto rientro presso la loro abitazione, iniziando ad urlarle contro per motivi di gelosia. La donna riferiva, altresì, che alle successive ore 6:30 circa, l’uomo, durante la discussione, cercava di prenderle dalle mani il telefono cellulare che la stessa stava utilizzando per filmare quanto stava accadendo. In tale frangente, il telefono cadeva dalle mani della donna, ma la registrazione proseguiva potendosi sentire così il rumore degli schiaffi, dai quali, nel corso del litigio, veniva colpita. La donna riferiva di aver già sporto denuncia nei confronti del marito per il reato di maltrattamenti contro familiari e conviventi. A seguito di questo episodio, ne sporgeva una ulteriore dove riferiva che in diverse circostanze era stata costretta forzatamente, tramite minaccia, ad avere rapporti sessuali con lo stesso. In considerazione dei fatti accaduti, l’uomo veniva tratto in arresto e tradotto presso la Casa Circondariale di Rimini.