Per la prima volta a Rimini è stata applicata la “sorveglianza speciale” con obbligo di soggiorno nel comune di residenza e divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati abitualmente dai minori, su proposta del Questore. Un provvedimento di natura preventiva quella della sorveglianza speciale per tre anni emessa a carico di un cinquantenne riminese responsabile più vlte dei reati di corruzione di minorenne e atti osceni in luoghi abitualmente frequentati dai minori, parchi pubblici o in spiaggia a Rimini e a Riccione. Approfittando della temporanea assenza dei genitori mostrava loro i suoi genitali, masturbandosi in loro presenza. Più volte, grazie all’intervento delle pattuglie delle Forze dell’Ordine, l’uomo è stato individuato, tratto in arresto, impedendo che accadessero fatti più gravi. Nonostante i numerosi arresti e condanne, (l’ultima alcuni mesi fa) l’uomo appena rimesso in libertà, si rendeva nuovamente responsabile delle stesse condotte criminose non avendo timore neanche di essere notato dai passanti, allorquando in pieno giorno avvicinava una bambina che si trovava in attesa alla fermata dell’autobus, masturbandosi di fronte a lei.
Con il provvedimento emesso dal Tribunale di Bologna che ha condiviso le argomentazioni e le richieste del Questore di Rimini, oltre alla sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, all’uomo è stato imposto il divieto di avvicinarsi ai luoghi frequentati abitualmente dai minori quali scuole, luoghi di formazione fisica e culturale, parchi pubblici, impianti sportivi e ludoteche.
La possibilità di applicare la sorveglianza speciale anche a soggetti che con il loro comportamento mettono in pericolo l’integrità fisica o morale dei minorenni è un’ipotesi già prevista nel Codice Antimafia ed in questo caso viene applicata ad un soggetto che non è in grado di frenare le proprie pulsioni sessuali alla vista dei minori, non avendo ottenuto l’effetto dissuasivo dalle numerose condanne ricevute o dalle detenzioni già sofferte.