Oltre mille euro di bolletta Enel per il periodo marzo-aprile 2020 ad un’attività chiusa da due mesi, più di 700 ad un altro esercizio pubblico sempre per lo stesso periodo e chiuso dal 12 marzo scorso al 19 maggio senza macchinari lasciati accesi o elettrodomestici che dir si voglia.
Due casi emblematici di quello che si troveranno davanti tanti altri esercenti in questi giorni. I fatti si riferiscono a due attività di Villa Verucchio.
Ma questa storia delle bollette non doveva essere ridimensionata? Come è possibile pagare cifre di questo genere se le chiusure si sono protratte ben oltre il periodo indicato nelle bollette stesse? La rabbia esplode ed è assolutamente comprensibile. Ma questi poveri commercianti, già ampiamente debilitati dalle conseguenze del virus, come possono riuscire a pagare cifre di tal genere?