Nonostante un avvio all’insegna della pioggia e del maltempo, la seconda giornata di Al Meni, illuminata dal sole e dai contenuti unici della sua proposta, ha registrato un bagno di folla e un grande successo. Lunghe file davanti ai punti di street food stellato e del gelato d’autore, grande apprezzamento per i laboratori e gli incontri proposti un po’ ovunque dentro e fuori dal circo, grande successo per i piatti unici degli chef protagonisti degli showcooking che hanno raccontato e mostrato la loro arte davanti ad un folto pubblico di appassionati e curiosi, rendendo Al Meni uno dei festival enogastronomici più apprezzati, originali e frequentati d’Italia.
Un apprezzamento che arriva anche dai protagonisti dell’evento, i produttori, i casari, i vignaioli, i birrai e soprattutto gli chef che chiedono numerosi, ogni anno, di poter partecipare ad Al Meni, un evento che si è affermato di anno in anno per la sua capacità di scovare e valorizzare i nuovi talenti della cucina internazionale, così come per quella di offrire una vetrina importante agli chef già affermati. Come dimostra il fatto che fra i primi top 50 chef che figurano nella lista dei “50 best 2018”, sono ben 8 quelli che sono passati ad Al Meni nelle sei edizioni fin qui realizzate.
“Al Méni – commenta il Sindaco Andrea Gnassi – è un appuntamento di punta del calendario enogastronomico internazionale, capace di rafforzarsi di anno in anno e che pochi mesi fa si è fregiato anche della nomination fra i ‘best event’ del prestigioso premio gastronomico ‘World Restaurant Awards’. Chi vuole conoscere i talenti della cucina del futuro sa che li troverà prima che altrove proprio qui, sotto questo tendone visionario ispirato a Fellini e nato da un’idea avuta insieme allo chef numero uno al mondo, che solo a Rimini poteva trovare il suo spazio ideale, nella piazza dedicata al regista. Chi guarda questo evento in profondità vede che Al Meni è un grande laboratorio di talenti, di mani e di cuori, una ‘fabbrica’ che si sviluppa su tre driver principali: i talenti dei giovani che sono il futuro; la protezione e valorizzazione dei presìdi che sono tutela di qualità, territori e lavoro; la lotta allo spreco alimentare e alla sostenibilità ambientale, mai come in questa edizione che si sta muovendo verso l’obiettivo Romagna Plastic Free 2013, anche grazie al contributo prezioso della sensibilizzazione portata avanti da Slow Food”.