“Per decenni le frazioni santarcangiolesi di Canonica e Lo Stradone sono state abbandonate ai loro problemi senza che i residenti siano mai stati ascoltati.
Il traffico pesante ha raggiunto livelli impressionanti creando un’autentica spaccatura fra i due versanti della Strada provinciale 13.
Ma oltre a quello della sicurezza stradale ci sono altri problemi che necessitano di una soluzione: l’inquinamento perché l’aria è irrespirabile non solo per lo smog, ma anche per le polveri sottili sollevate nell’aria; il rapporto di vicinato e vita di paese, perché diventa impossibile per un anziano anche solo passare del tempo a chiacchierare con un vicino se non c’è un marciapiede o un attraversamento sicuro, così come per un ragazzino è pericoloso andare da un amichetto o raggiungere un luogo di ritrovo in autonomia e in sicurezza; la solitudine e l’isolamento, perché sono la peggior pena da pagare per chi già, per motivi di salute, di età o economici parte svantaggiato rispetto a chi può muoversi liberamente.
Non possiamo più accontentarci di lampeggianti e velox.
Per decenni le amministrazioni di sinistra si sono voltate dall’altra parte di fronte alle proteste, talvolta anche molto sentite, dei residenti.
Occorre, dunque, ed è per questo che mi batto, una seria riprogettazione delle infrastrutture, coraggiosa e intelligente, pensata nel rispetto di chi qui ci vive, delle aziende che investono a prezzo di grandi sacrifici, con l’obiettivo di evitare che le frazioni in questione si spopolino. Negli ultimi mesi il sindaco di Borghi, Zabberoni, ha fatto da “rompighiaccio” portando questo problema fino al viceministro alle Infrastrutture, on. Bignami. Santarcangelo non può ancora una volta rimanere omertosa e passiva, ma deve essere in prima linea con i comuni confinanti nel sostenere la richiesta della riprogettazione della rete infrastrutturale”.
Daniela Borghesi Candidata consigliere comunale coordin. com. F d’I-Santarcangelo