Valorizzare e promuovere le attività commerciali ed artigianali di valore storico, artistico, architettonico e ambientale che rappresentano una risorsa preziosa per la città, anche sotto il profilo dell’attrattività turistica. E’ l’obiettivo del nuovo regolamento delle “Botteghe storiche e dei Mercati storici” approvato durante l’ultima seduta del Consiglio Comunale e valido per tutta la città di Riccione. Un intervento in linea alla legge regionale n.5/2008 che prevede l’individuazione delle botteghe e dei mercati storici presenti nel proprio territorio e l’iscrizione in un albo comunale. “Il regolamento che abbiamo approvato in Consiglio Comunale – afferma l’assessore alle Attività Economiche, Elena Raffaelli– rappresenta uno strumento di tutela e di promozione del nostro territorio. E’un riconoscimento identitario importante che, di concerto con le associazioni del commercio, dell’artigianato e dei consumatori, dopo un lungo periodo di fermo dovuto ai mesi di pandemia, vuole essere un'occasione di rilancio per le piccole e medie attività, commerciali e artigianali che fanno parte delle tradizioni e del patrimonio cittadino. Una testimonianza della storica imprenditoria locale riccionese”.
Il regolamento comunale valido come detto per tutta la città, rientra peraltro nel progetto di promozione e marketing del Borgo Antico di Riccione Paese come centro commerciale naturale all'aperto presentato in regione dall’amministrazione comunale in base alla Legge regionale 41/97 per un importo di 80.000 euro e finanziato dalla stessa per 56.000 euro. Un progetto che consentirà agli esercizi interessati di presentarsi nella loro esclusiva tipicità rappresentando il borgo storico come itinerario turistico e caratteristico della città.
Il via libera del Consiglio Comunale consentirà alle attività interessate l’iscrizione all’albo in quattro sezioni:esercizi commerciali al dettaglio in sede fissa, attività artigianali, esercizi di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande, mercati su aree pubbliche.
Nel dettaglio i requisiti delle Botteghe Storiche e dei mercati storici devono essere i seguenti: svolgimento della medesima attività da almeno cinquanta anni continuativi nello stesso locale, anche se con denominazioni, insegne, gestioni o proprietà diverse, a condizione che siano state mantenute le caratteristiche originarie dell’attività; nel caso di pubblici esercizi recanti la denominazione “Osteria”: svolgimento della stessa attività nello stesso locale da almeno 25 anni, senza soluzione di continuità, a prescindere dagli eventuali mutamenti di denominazione, insegna, gestione o di proprietà, a condizione che siano state mantenute le caratteristiche originarie, al termine “osteria” sono assimilabili altre tipologie di esercizi di somministrazione equivalenti (birreria, enoteca, ecc. ) in quanto attività significative per la tradizione locale; collegamento funzionale e strutturale dei locali e degli arredi con l’attività svolta, al fine di dare il senso di un evidente radicamento nel tempo dell’attività stessa; presenza nei locali e negli arredi, sia interni che esterni, di elementi, strumenti, attrezzature e documenti di particolare interesse storico, artistico, architettonico, ambientale e culturale, o particolarmente significativi per la tradizione e la cultura del luogo, visibili al pubblico.
Il periodo di 50 o 25 anni, decorre dalla data di rilascio della Licenza/Autorizzazione o di presentazione della Comunicazione/Dia/Segnalazione di primo insediamento, e deve essere maturato alla data della presentazione della domanda di iscrizione all’Albo. Secondo il regolamento, sono qualificati come "Mercati Storici” quei complessi unitari, di proprietà pubblica, di particolare valore storico-artistico-architettonico, destinati ad attività commerciali, artigianali e di pubblico esercizio, operanti continuativamente da almeno 50 anni.