Calci, pugni, spunti in faccia: non è il titolo del libro di successo, scritto qualche anno orsono dal calciatore Paolo Sollier. Oggi tutto questo è realtà: nella vita sballata di certa gente. Succede a Rimini quando un ragazzo di 17 anni viene circondato, quindi aggredito, picchiato e preso a calci. Unica colpa del malcapitato possedere una catenina d’oro al collo. Quattro nordafricani hanno così pensato di fare bottino pieno infierendo sulla vittima. Mercoledì all’altezza del bagno 5 è avvenuta la disputa, quando l’aggredito in compagnia di altri due amici stava percorrendo a piedi il marciapiede riminese.
Affrontato da una donna e tre uomini, al minorenne è stato portato via con il classico strattone il bene prezioso che indossava. Nel tentativo di reagire e difendersi, il giovane preso a botte come descritto sopra. Quindi i quattro sono fuggiti via, lasciando il luogo del misfatto.
Sul posto sono immediatamente intervenuti i Carabinieri di via Destra del Porto. Il pronto accorrerre dei militari, ha permesso di fermare due dei quattro autori dell’aggressione. Fermati e quindi arrestati con l’accusa di rapina impropria in concorso aggravata. I cosidetti “bravi” risultano: un marocchino 44enne, già con precedenti per svariate rapine. La donna, una tunisina di 31 anni, conosciuta dalla legge, per reati pregressi contro il patrimonio. A quanto pare la banda di aggressori sarebbe composta da altri due membri in corso di identificazione. Il P M incaricato, ha richiesto per i fermati la custodia cautelare in carcere. Il ferito, dopo le cure del caso, è stato dimesso dal pronto soccorso dell’ospedale infermi di Rimini con una prognosi di 8 giorni.
Questa la cronaca. Tutto il resto grande tristezza.