Sono stati 260 nel corso del 2017 i cani che sono stati ospitati anche solo per poche ore al canile comunale Stefano Cerni di Rimini. Un numero che comprende tutti gli animali che per svariati motivi sono entrati dalla struttura: da quelli abbandonati a quelli smarriti, fino a quelli sequestrati o lasciati per remissione di proprietà. Grazie al lavoro degli addetti della struttura, molte storie comprendono un lieto fine: tanti sono stati restituiti alle cure dei proprietari, ben 90 hanno trovato una nuova famiglia attraverso l’affido, facendo sì che alla data del 31 dicembre nella struttura fossero presenti 40 cani. Un dato positivo, visto che nel 2016 dei 242 cani passati dalla struttura solo 58 erano stati adottati. “Importante – dicono dalla struttura – è che tutti i proprietari dotino di microchip identificativo il proprio cane. Non è solo un obbligo di legge, ma un importante strumento per la riconsegna dell’animale ritrovato al legittimo proprietario, come spesso accade, in sole 24 ore.” Tanti però sono ancora i cani (82 nel 2017, erano 83 nel 2016) che, dopo anni dall’entrata in vigore dell’obbligo di legge, vengono trovati non microchippati. In questo caso vengono in aiuto per l’identificazione gli strumenti di comunicazione, come gli avvisi sui giornali e i social (facebook.com/canilerimini). Va ricordato che il canile, in caso di ritrovamento di animale non identificato, procede all’applicazione del microchip e alla registrazione all’anagrafe canina.
Il canile di Rimini nel rispetto di quanto previsto dalla Legge Regionale n. 27/00, ospita anche gatti (solo se feriti, traumatizzati oppure cuccioli in lattazione). Sono stati 324 quelli transitati nel gattile, 91 dei quali per abbandono. 149 però hanno trovato una nuova casa e nuovi affetti a testimonianza del cuore grande dei riminesi. Anche per i gatti gioca un ruolo importante la progressiva estensione della misura del microchip anche alla popolazione felina (non obbligatoria). Tutti i gatti che escono dal canile sono puntualmente identificati e registrati in anagrafe.