Durante uno spettacolo sul lungomare, intorno alle ore 23:30 le volanti hanno proceduto ad un controllo sull’arenile, all’interno di uno stabilimento balneare. I poliziotti, nascosti nella zona d’ombra, hanno notato un giovane colloquiare con altro ragazzo per poi, dopo qualche secondo, dargli qualcosa in cambio di una banconota che riponeva all’interno dei suoi pantaloni. Il ragazzo, un 30enne di origine senegalese, diretto verso il marciapiede, veniva fermato e mostrava una richiesta di asilo politico emessa dalla Questura ed un invito a presentarsi alla Commissione territoriale per il Riconoscimento della Protezione Internazionale di Bologna/Forlì. Mentre mostrava gli effetti personali che aveva nelle tasche dei suoi pantaloni, pensando di non essere visto, cercava di disfarsi, gettando tra i bidoni della spazzatura di un involucro di cellophane, che, recuperato, permetteva di appurare trattarsi di marijuana. Lo straniero all’ improvviso spingeva gli agenti i facendosi spazio per guadagnarsi la fuga in un vicolo travolgendo i pedoni passeggiavano sul marciapiede efacendo perdere le proprie tracce. Poco dopo la mezzanotte a bordo di una bici condotta da un connazionale, lo spacciatore arrivava alla sua residenza e trovava gli agenti ad attenderlo. I poliziotti nel tentativo di fermarlo, gli ostruivano la strada; ne scaturiva così una colluttazione dove gli operatori venivano colpiti con calci e pugni dal giovane che desisteva solo con l’ausilio di altro personale giunto sul posto. L’uomo pertanto veniva tratto in arresto per possesso di droga ai fini di spaccio e resistenza a P.U.; nella mattinata odierna è stato giudicato con rito direttissimo al termine del quale il giudice ha disposto nei suoi confronti la misura cautelare in carcere (nella foto la casa circondariale di Rimini) in attesa di giudizio.
Cronaca
14:48 | 28/05/2018 - Rimini