Da 87 anni e 4 generazioni, delizia i palati con i migliori piatti della tradizione cattolichina. La Trattoria Gina è un pezzo di storia del territorio e ogni giorno, racconta ancora, da 87 anni, la cultura gastronomica e di accoglienza della città. E ora è entrata anche a far parte dell’albo delle Botteghe storiche di Cattolica. A consegnare la targa agli eredi della Gina, alla nipote Sabrina e al pronipote Luca, al figlio Nereo di 87 anni e alla moglie Carla, sono stati il Vice sindaco e Assessore alle attività economiche Alessandro Belluzzi e Matteo Fabbri, responsabile Cna di Cattolica-San Giovanni in Marignano.
“Con l’assegnazione del riconoscimento di Bottega storica alla trattoria Gina aggiungiamo un ulteriore elemento di valorizzazione del centro commerciale naturale di Cattolica – commenta il Vice sindaco Belluzzi – Negli ultimi anni, sono state diverse le attività del centro insignite di questo riconoscimento. È un’ulteriore certificazione che in questa area geografica, nel cuore della città, si trovano quelle attività storiche che conferiscono un carattere di unicità e tipicità a Cattolica. Sono imprese a conduzione famigliare che resistono e vanno avanti nonostante la complessità del sistema commerciale. Questo vuol dire che il nostro tessuto identitario è forte, vuole mantenere il proprio carattere distintivo, non omologarsi e questo è un valore aggiunto. Chi viene a Cattolica e viene in luoghi come la trattoria Gina sa che assaggerà la tipicità del territorio. Un’unicità che va preservata e che noi, come Amministrazione, cerchiamo di sostenere a 360 gradi”. Era il 1937 quando Gina Filippucci apre la trattoria affacciata sulla piazzetta. “Mia mamma era di Saludecio ed era stata mandata a lavorare in una trattoria già ad 11 anni – racconta il figlio Nereo – e da allora non ha più smesso. Era gelosissima delle sue ricette che ha tramandato a mia moglie e a mia figlia Sabrina. A chi gliele chiedeva, lei le dava sempre imprecise. Una volta, uno chef che veniva appositamente da Bologna per i suoi cappelletti, provò a chiedere a mia madre la ricetta. E lei gli rispose: “Ma se te la dico, non vieni più a mangiare qui da me”. Non le ha rivelate neppure a sua sorella, anche lei cuoca in un albergo”. Ai tavoli della Gina sono passate generazioni di clienti, cattolichini, e turisti, tra cui molti stranieri che hanno riportato a casa il ricordo di quei sapori e atmosfere. “Bastava dire trattoria Gina, Cattolica, Italia e ci trovavano – riprende il figlio – tanto che la piazzetta ha preso il nome di mia madre, anche se non ancora ufficialmente, nonostante ci sia la targa. Lei ci teneva e mi ricordo che lo chiedeva al sindaco Micucci, il quale le rispose che c’era un dettaglio e cioè che l’intitolazione sarebbe avvenuta solo dopo la sua morte. Allora mia madre gli disse che andava bene così, anche senza il suo nome”.
“Credo che la Trattoria Gina non abbia bisogno di presentazioni, è un’istituzione della ristorazione nella nostra città – commenta Matteo Fabbri di Cna -. Un punto di riferimento della gastronomia romagnola che negli anni ha accolto generazioni di cattolichini e turisti, tanto che il Sindaco Gianfranco Micucci decise di intitolare alla Gina la piazza su cui nasce la trattoria. L’iscrizione all’albo delle botteghe storiche è il coronamento naturale di una storia lunga 87 anni e che fa della Gina una delle attività più longeve di Cattolica. Come CNA Cattolica siamo orgogliosi di aver accompagnato questa bella realtà del nostro territorio nel percorso di iscrizione all’albo. Crediamo che la valorizzazione di questo tipo di attività possa essere un punto di forza per tutta la nostra comunità”.