Si sono ulteriormente aggravate le conduzioni del Premier britannico Boris Johnson da circa due settimane in quarantena a casa dopo essere stato contagiato dal Coronavirus. Era stato ricoverato in ospedale a scopo precauzionale a causa della persistente tosse e per fare degli erami ma una volta nel nosocomio i medici hanno valutato la necessità di ricorrere al ventilatore polmonare.
Cronaca
20:05 - Romagna