Dalle scarpe per fare sport al sostegno al reddito, dai pc per lo studio ai contributi per l’affito, quello messo in campo sarà un intervento straordinario di supporto sociale a quelle famiglie e ai minori che più hanno subito e stanno subendo le conseguenze economiche della pandemia sanitaria. Più di 500mila euro - che si sommano a quanto già offerto dal sistema di welfare locale – per sostenere famiglie e minori a rischio povertà. Diverse misure accomunate da un percorso unico di accesso, attraverso lo sportello sociale del Comune di Rimini. Per accedere, oltre a determinate condizioni economiche, sarà infatti necessario un colloquio con le assistenti sociali, insieme alle quali saranno valutate le singole situazioni e gli eventuali strumenti mirati da mettere in campo.
Inclusione sociale minori Una parte importante delle risorse sarà dedicato al supporto delle attività quotidiane dei ragazzi, sia nell’ambito ricreativo che scolastico. Con queste si cercherà di fare in modo che i minori delle famiglie più in crisi non debbano rinunciare ad attività sportive o culturali, oppure siano vittime di digital divide. Per farlo, il Comune mette a disposizione risorse per l’acquisto di scarpe o tute sportive, piuttosto che sostenere l’iscrizione ad una attività sportiva o ad un corso teatrale, ad esempio. Il lockdown ha messo in evidenza quanto sia stato devastante ai fini del proseguimento da casa delle attività educative il digital divide tra le diverse famiglie. Per questo, al fianco dell’ottimo lavoro già svolto su larga scala dai servizi educativi, saranno ulteriormente potenziate le forniture informatiche (dai pc ai tablet, fino alle connessioni tramite schede sim) alle famiglie a rischio povertà. Stesso spirito per quanto riguarda il sostegno a quelle famiglie più in crisi che rischiano di non scegliere più il tempo pieno per i propri figli, attraverso il sostegno alle spese per mense che si integra a quanto già offerto dal sistema del diritto allo studio, con particolare riferimento alla fascia infanzia/elementari.
Sostegno psicologico Nelle scuole medie si avvieranno, o potenzieranno, sportelli di ascolto e consulenza psicologica. Saranno le scuole ad inviduare le figure professionali dedicate, con lo scopo di supportare i ragazzi che ne sentano la necessità, attraverso colloqui individuali.
Sostegni al reddito Contributi economici una tantum, sostegno al reddito, pagamento di utenze o affitto, agevolazioni per chi ha difficoltà a mantenere i figli con il tempo pieno a scuola. Sono gli ausili prettamente economici, di sostegno al reddito puro, che vengono a potenziare quanto già offerto dal sistema di protezione sociale dello sportello sociale. Dal sostegno alla casa ai contributi per le piccole esigenze quotidiane.
Microcredito C’è anche spazio per interventi di microcredito per aiutare quelle famiglie che, causa Covid, stanno facendo i conti con crisi di liquidità dovute alla chiusura delle proprie attività, o a mancati introiti o a debiti che si sono creati per fronteggiare i mesi del lockdown.
Albergo per senza fissa dimora Sia il gestore che la struttura saranno individuate tramite istruttoria pubblica. Si tratta di un “albergo” da dedicare all’accoglienza dei senza fissa dimora durante il perdurare dell’emergenza sanitaria. La nuova struttura, ancora da invidividuare, permetterà l’accoglienza nel rispetto del distanziamento e delle norme sanitarie.
“Un vero e proprio pacchetto famiglie – sottolinea Gloria Lisi (nella foto), assessore alla protezione sociale del Comune di Rimini – che integra il welfare locale con risorse di carattere distrettuale, a sostegno di tutto il territorio. Servizi e fondi che non si sostituiscono a quanto già fatto, ma va a fornire risposte immediate per le esigenze legate alla quotidianità. Il sostegno sociale per le famiglie più esposte al Covid non si è mai fermato ed è proseguito ben oltre i drammatici giorni del lockdown. Con questo importante pacchetto di risorse, a cui vanno aggiunte anche quelle dedicate allo specifico delle povertà più estreme, andiamo a dare ulteriore sostegno a quelle famiglie, soprattutto con minori, che rischiano di scivolare da uno stato di crisi ad uno di povertà. Per fare in modo che ogni singolo euro vada nelle tasche di chi ha più bisogno abbiamo affidato il coordinamento di tutte queste misure allo sportello sociale che, attraverso gli assistenti sociali, rappresenta la migliore garanzia di equità e professionalità”.