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Cronaca 15:06 | 09/11/2020 - Valmarecchia

Dal malocchio all'estorsione scoperta e denunciata una cartomante

Una donna di 32 anni, della provincia di Trapani, cartomante, è stata denunciata in stato di libertà dai Carabinieri della Compagnia di Novafeltria poiché ritenuta responsabile di estorsione. E’ accusata di aver preteso 100 euro da una 55enne residente in Alta Valmarecchia. Tutto è iniziato un paio di mesi fa quando la vittima, attraversando un periodo poco felice della sua vita, ha iniziato a frequentare dei gruppi social di cartomanzia, pensando di risolvere così i suoi problemi.  La donna vittima della truffa si è rivolta alla cartomante per dei riti propiziatori, attraverso i quali contava di risollevare le sue sorti e di assicurare salute ai suoi familiari. Nei primi giorni di ottobre, però, attraverso la piattaforma di messaggistica istantanea “messenger” la malcapitata è stata contattata dalla cartomante che gli riferiva che era necessario toglierle una nuova “fattura” e per scongiurare il malocchio erano necessari dei “giri di carte” comprensivi di presunte protezioni  utili ad allontanare il maleficio, ingenerando nella povera donna un pericolo immaginario. La cartomante, pagata in prima battuta con 100 euro attraverso una carta Poste Pay risultata a lei intestata, ha poi preteso dalla donna altro denaro per nuovi riti, minacciandola. Dopo altre minacce, offese e ritorsioni paventate anche nei confronti dei suoi familiari la vittima, in preda al panico, si è presentata egli uffici della Stazione Carabinieri di Novafeltria raccontando l’accaduto.

I Carabinieri hanno intrapreso le indagini, anche di natura bancaria, attraverso i movimenti dell’international bank account number (più noto nella forma abbreviata iban), sono riusciti a risalire alla responsabile, che aveva utilizzato altre volte lo stesso metodo, infatti la donna ricorrendo ad un collaudato “modus operandi”, minacciava l’imminente verificarsi di spiacevoli e gravi accadimenti che avrebbero riguardato la salute di ignari vittime e per l’annullamento della “maledizione” e per scongiurare ogni conseguente danno, si faceva versare la somma pattuita tramite bonifico postale o accredito di Poste Pay.  E così, la pseudo maga 32enne, dovrà rispondere dinanzi all’Autorità Giudiziaria del reato di estorsione.