H-demia è il nuovo spazio dedicato alla didattica inclusiva che è stato inaugurato oggi alla scuola paritaria S. Onofrio nel centro storico di Rimini, originata dall’omonima fraternità attiva dal 1882. Sono intervenuti il Vescovo Monsignor Nicolò Anselmi, il Sindaco Jamil Sadegholvaad, l’assessore all’edilizia scolastica Mattia Morolli, Alessandra Urbinati del Centro Autismo, istituzioni che operano a favore dei bambini autistici, oltre ai genitori.
Secondo il corpo docente della scuola paritaria S. Onofrio, una scuola è inclusiva quando guarda indistintamente a tutti gli alunni e a tutte le loro potenzialità, intervenendo prima sul contesto e poi sul soggetto. Scopo del progetto è il percorso di crescita culturale e sociale che favorisca l’inclusione, mirato a potenziare e rinforzare le competenze legate all’autonomia personale, sociale ed emozionale di ciascun bambino. Dotata di tecnologie multimediali e arredi studiati appositamente nelle forme e nei colori, l’aula accoglierà l’attività didattica dedicata alla creazione di ambienti di apprendimento educativi atti a permettere a ciascun bambino di trovare la sua dimensione. In particolare, il grande monitor a comando vocale è dotato di programmi suggeriti dagli specialisti che seguono i bambini.
“Sono nel mondo della scuola da 31 anni – dice la coordinatrice didattica Lauramaria Tamburini – ed è certamente vero che abbiamo strumenti e conoscenze per individuare tempestivamente i casi, ma è altrettanto vero che sono in forte aumento. Sono questioni molto delicate da affrontare: alla base c’è la povertà del linguaggio, delegato a strumenti elettronici e device sempre più diffusi. Ma c’è anche la difficoltà delle famiglie ad accettare la situazione creatasi. È un percorso delicato, assistito da specialisti, che pone il bambino al centro e che ora aggiunge nuove opportunità ad una esperienza storica della scuola S. Onofrio”.
Al progetto hanno partecipato attivamente, oltre alla Madre Generale della Congregazione Suor Lorella Chiaruzzi, tutto il corpo docente.
L’attenzione ai bisogni del bambino e delle famiglie, è una ricchezza per tutti noi e per la scuola – aggiunge Lauramaria Tamburini - Lo testimonia il coinvolgimento dei genitori, molti dei quali si sono improvvisati imbianchini o artigiani per sistemare alcune parti della nuova aula e partecipare attivamente alla realizzazione. Li ringrazio così come le aziende che con il loro contributo hanno sostenuto il progetto ‘H-demia’, a testimonianza dello spirito di condivisione che l’ha generato”.