Voleva semplicemente far serata con gli ex compagni di prigione. Ma sono arrivati i Carabinieri e durante un controllo gli hanno chiesto i documenti, che ha esibito. Erano palesemente falsi... L'uomo, di origine moldava, 32 anni, già "messo fuori" con decreto di espulsione dal belpaese, non ha potuto far altro che arrendersi e farsi nuovamente arrestare. In passato, nel 2013, questo soggetto fu accusato di aver massacrato a botte, ridotto quasi in fin di vita, un commerciante di monete e francobolli, all’interno del suo negozio di numismatica a Cesena. Per questo reato il soggetto venne condannato a 8 anni in primo grado, a 10 in appello. Infine lo stesso venne assolto in Cassazione. Successivamente messo sotto processo per aver commesso una brutale rapina in una villa di Longiano, nel dicembre 2014. Ai giudici del Tribunale di Rimini, il fermato ha dichiarato che al momento del recente fatto, aveva rivisto vecchi amici e di essere tornato in Italia soprattutto per incontrare la figlia minore, che dimora a Cesena. Ha poi respinto le accuse di falsificazione documenti, narrando di essersi risposato in Moldavia e di aver preso il cognome della moglie.
Il suo difensore, l’avvocato Giuliano Renzi, ha ritualmente chiesto termini a difesa. La prossima udienza si terrà il 5 giugno. Nel frattempo i Magistrati hanno disposto per l'indiziato l’obbligo di dimora e firma a Cesena.