Ex magistrato, giurista, saggista, scrittore: la biografia di Gherardo Colombo è davvero straordinaria e attraversa la storia degli ultimi cinquant’anni di Italia.
Domani sera, giovedì 11 aprile, Colombo arriva a Rimini grazie all’equipe Pardēs dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose “A. Marvelli” delle Diocesi di Rimini e San Marino-Montefeltro. L’appuntamento è alle 20,45 nella Sala Manzoni della Diocesi di Rimini, via IV Novembre 37.
Il tema che sarà affidato al relatore è quello delle #regole.
Commenta, a questo proposito, l’ex magistrato conosciuto per le sue importanti indagini sulla Loggia P2, il caso Ambrosoli, Mani Pulite (solo per citarne alcune): “Di base noi italiani facciamo molta fatica ad adeguare i nostri comportamenti alla Costituzione. Siamo più bravi a seguire le regole non scritte che privilegiano l’interesse proprio a scapito di quello comune. La trasgressione è molto diffusa, basti pensare a quanto la corruzione ha inciso sullo sviluppo del nostro Paese; a quanto sono diffusi l’evasione fiscale e l’abusivismo edilizio. Rispondiamo attraverso la minaccia di una pena, una democrazia, invece, funziona se i cittadini sono educati a gestire la loro libertà”.
Perché, invece, le regole sono importanti?
Aggiunge Colombo, che ha fondato anche l’associazione Sulleregole per diffondere i concetti della legalità e della giustizia soprattutto tra le nuove generazioni: “Molto spesso noi adulti trasmettiamo ai ragazzi l’idea che è giusto fare i furbi. È importante far loro capire, invece, che se noi seguissimo la Costituzione la conflittualità sarebbe più contenuta e risolvibile spesso attraverso il dialogo. I padri costituenti hanno vissuto due guerre, la bomba atomica ha cambiato loro il futuro. Hanno basato la Costituzione sul riconoscimento reciproco, sulla tutela di tutti pensando che non esistesse altra via per salvarsi. Se non lo capiamo, e non la rispettiamo, corriamo il rischio forte di vivere i drammi che hanno vissuto loro”.
L’incontro è la sesta e penultima serata promossa in questo anno da “Pardēs”, un gruppo formato da amici dell’Istituto di Scienze Religiose “A.Marvelli”, che ha deciso di organizzare un percorso in sette tappe a partire dal titolo: “In-dipendenti. Dipendere per essere unici”.