Aveva 250mila euro in contanti, ben nascosti in un borsone. Ma il diavolo fa le pentole e qualche volta si dimentica i coperchi. Così una donna albanese di 31 anni, giunta al casello di Rimini nord non è passata inosservata ad una pattuglia della Guardia di Finanza, che stava effettuando controlli in quella zona. Non è stata solo la bellezza, a far arrivare le forze dell'ordine e chiedere di scendere dalla vettura alla signora. Almeno crediamo. Ma la fretta con la quale si è diretta in un vicino piazzale, a tutta velocità. In quel luogo, l'albanese, è stata raggiunta da un uomo, che le ha messo in auto un borsone. Lo stesso soggetto, poi si è dileguato in fretta e furia. Tutto ciò ha insospettito i militari, che buttavano l'occhio in quella direzione. Quindi una volta che la GdF si è attivata, ha fermato la guidatrice e verificato il contenuto del bagaglio. Con sorpresa, li dentro le Fiamme Gialle, hanno trovato circa 250mila euro in contanti. Allora si è passati a chiedere la provenienza di così tanto denaro portato a spasso, in un pomeriggio di maggio, all'uscita di un casello autostradale. La donna non ha saputo fornire giustificazioni adeguate sulla provenienza di tanti euro liquidi. Quindi dal casello di Rimini Nord allla caserma della Guardia di Finanza è stato un passaggiio, sempre in auto, obbligato. Una volta giunti al comando, tutto il denaro è stato posto sotto sequestro, poichè non sapendo da dove provenisse, la legge italiana dice che necessita fare questo. Dalle prime indagini, sarebbe venuto fuori, che la 31enne è sorella di un 25enne, arrestato dalle forze dell'ordine nelle Marche lo scorso gennaio. Persona trovata con addosso oltre 2 chili di cocaina. Tornando alla vicenda odierna. Alla fine della verbalizzazione la fermata è stata denunciata per ricettazione. Si trova ora a piede libero, ma senza soldi.