Nella serata di sabato 20 maggio 2023, personale della Polizia di Stato di Rimini ha tratto in arresto una donna italiana, per il reato di Resistenza a Pubblico Ufficiale e Lesioni finalizzate alla resistenza.
Alle ore 22.00, una volante veniva inviata in via Martinelli presso un hotel, poiché al Numero di Emergenza 112-NUE era arrivata una chiamata nella quale veniva segnalata la presenza di una donna violenta, molesta ed in forte stato di agitazione.
Giunti sul posto, gli agenti prendevano contatti con il Responsabile della struttura, il quale dichiarava che poco prima, in presenza di un’ambulanza del 118 intervenuta per il malore di un cliente dell’hotel, aveva tentato di calmare una donna, agitata e molesta verso tutti i presenti nel locale che, con delle bottiglie di birra in mano, barcollante e con tono aggressivo, aveva chiestospiegazioni in merito all’intervento del 118, affermando che per lei non vi era la necessità.
La donna, che diventava sempre più aggressiva, sia verso i dipendenti che verso gli ospiti dell’hotel, aveva inoltre impedito anche l’operato dei paramedici, tentando di salire sull’ambulanza e di far scendere con la forza l’uomo bisognoso di cure.
Allontanata, la stessa si era gettata per terra infrangendo una bottiglia di birra. A questo punto il responsabile aveva chiesto l’intervento della Polizia, che in effetti trovava sul posto la donna agitata e non collaborativa, in quanto alla richiesta di calmarsi, diventava sempre più irascibile, tanto da inveire e scagliarsi contro di loro sferrando calci.
In virtù dei fatti accaduti, la donna veniva tratta in arresto e sottoposta nella data odierna al Giudizio Direttissimo, a seguito del quale, poiché residente fuori provincia, le veniva applicato il provvedimento del Foglio di via obbligatorio da Rimini per due anni.
Inoltre, la donna veniva altresì deferita in stato di libertà per Violenza,Minaccia a Pubblico ufficiale ed Oltraggio a Pubblico Ufficiale.
Si ricorda che nei confronti delle persone indiziate ed imputate vige la presunzione di innocenza.