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Cronaca 16:48 | 19/12/2020 - Rimini

Due milioni per l’emergenza casa, il Comune rinnova la convenzione con Acer

Reperire e gestire immobili nel mercato privato da destinare a persone in grave disagio abitativo. Questo lo scopo della nuova convenzione tra Comune di Rimini e Acer approvata dalla Giunta comunale. La convenzione, che avrà durata quinquennale (dal’1.1.2021 al 31.12.2025), sostituisce la precedente, sottoscritta nel 2011.
Cosa prevede la convenzione: Acer, al fine di procedere con l’assegnazione, invia al Comune di Rimini la messa a disposizione degli alloggi reperiti sul mercato privato, che il Comune di Rimini provvede ad assegnare; dalla data di consegna dell’alloggio Acer compirà in nome e per conto del Comune di Rimini, tutti gli atti e le operazioni necessarie ed utili per la gestione degli stessi, sia nei confronti degli inquilini che di terzi.
Grazie a questa convenzione il Comune di Rimini riuscirà ad attivare interventi di welfare emergenziale nei confronti delle persone più in difficoltà. Rientrano in questa tipologia sia le diverse azioni di emergenza abitativa (tra questi, ad esempio, il sostegno alla morosità incolpevole oppure a nuclei famigliari temporaneamente impossibilitati all’autonomia abitativa) sia progetti innovativi di housing sociale, su tutti, l’housing first.

“Con il rinnovo della convenzione con Acer – spiega Gloria Lisi (nella foto), assessore alla protezione sociale del Comune di Rimini – andiamo ad implementare, in continuità con quanto già fatto, gli strumenti di welfare abitativo pubblico. È un investimento importante che, nell’arco dei cinque anni previsti, sarà sostenuto da un investimento di più di due milioni di euro. Una collaborazione consolidata che ci sta permettendo sia di sostenere emergenze improvvise che di programmare sperimentazioni abitative a medio termine. La disponibilità di immobili di proprietà dei privati è importante per poter garantire la gestione delle emergenze sociali. Purtroppo è sempre più difficile individuare questa offerta sul mercato privato. Il mio appello è che i proprietari diano la loro disponibilità, ricordando che la copertura economica e gestionale è garantita dal Comune. Un servizio che si inserisce, arricchendolo, nel più articolato programma di sostegno all’abitare del welfare locale, all’interno di una visione di città solidale, inclusiva e capacitante”.