I pubblici esercizi saranno esenti dal pagamento del canone unico fino al 31 dicembre, mentre taglio del 50% per il canone di alcune tipologie di occupazione del suolo pubblico, come ambulanti, negozi o alberghi. La novità è contenuta nella proposta di modifica al regolamento presentata questa mattina in I Commissione Consigliare e rappresenta una delle diverse azioni che il Comune di Rimini metterà in campo nei prossimi mesi a sostegno delle imprese e delle attività colpite dalla crisi legata all’emergenza sanitaria. Si agirà dunque sul canone unico (cup) - entrato in vigore nel 2021 in sostituzione di TOSAP, COSAP, imposta comunale sulla pubblicità – attraverso due le misure principali:
- l’esenzione dal 1° aprile fino al 31 dicembre 2021 dal canone per le occupazioni temporanee e permanenti effettuate dai titolari di pubblici esercizi di somministrazione di alimenti e bevande che già sono esonerati per legge fino al 31 marzo;
- una riduzione del 50% dell’ammontare complessivo del canone dovuto per alcune tipologie di occupazione e del canone mercatale: ambulanti, attività commerciali e artigianali ed ogni altra tipologia di occupazione temporanea e permanente come spettacoli viaggianti o alberghi.
Un’operazione in scia a quanto già messo in campo lo scorso anno e che interesserà circa seicento tra pubblici esercizi e negozi di Rimini, a cui si aggiungono altrettanti ambulanti, oltre a qualche decina di albergatori che utilizzano le aree pubbliche per i parcheggi. Si tratta quindi di una platea di oltre 1.300 soggetti, a cui il Comune dà un sostegno in prospettiva di una ripartenza. Sempre attraverso questa operazione si prorogherà il termine per il pagamento del canone patrimoniale di concessione relativo alle occupazioni e del canone mercatale al 31 ottobre 2021.