Fermare la strage di donne vittime di femminicidio, anche in provincia di Rimini, è un imperativo e l’impegno di CGIL Rimini. Si tratta di un obbiettivo che la nostra organizzazione intende sostenere nella dimensione privata come nei percorsi collettivi, delle Istituzioni e del Sindacato tutto.
Cambiare è possibile e assolutamente necessario se non vogliamo continuare a piangere le tante Giulia, Lorena e chissà quante ancora, uccise per mano di chi diceva di amarle.
Chiediamo di mettere fine all’attacco, anche istituzionale, alla libera scelta e all’autodeterminazione delle donne e alla cultura della colpevolizzazione che le giudica, trasformandole da vittime a colpevoli della stessa violenza subita.
Per ottenere questi risultati è necessario che tutti e tutte, a partire dagli uomini, continuino a mobilitarsi, fin dalle iniziative che sono state messe tempestivamente in campo da Rompi il Silenzio e Comune di Santarcangelo di Romagna.
Anche per queste ragioni CGIL Rimini sarà a Santarcangelo di Romagna, nella serata di mercoledì 17 luglio in Piazza Ganganelli, per costruire insieme un Paese libero dalla violenza di genere frutto della cultura maschilista improntata alla sopraffazione.