Anche le lavoratrici e i lavoratori del pubblico impiego di Rimini parteciperanno alla grande manifestazione nazionale organizzata da FP CGIL, UIL FPL e UIL PA, che si terrà il 19 ottobre in Piazza del Popolo a Roma alle ore 10.00. Sotto lo slogan “Salario, Salute, Diritti, Occupazione”, migliaia di lavoratori dei servizi pubblici di tutta Italia rivendicheranno il rinnovo dei contratti collettivi nazionali di lavoro, chiedendo salari dignitosi e risorse per sanità pubblica e servizi essenziali.
Pubblico impiego: una situazione allarmante
Il Governo continua a impoverire i servizi pubblici, bloccando i salari e ignorando le condizioni di chi lavora ogni giorno per garantire i diritti fondamentali ai cittadini. A Rimini, come in tutta Italia, questa situazione rischia di tradursi in disservizi per la popolazione, con servizi sempre più precari, personale insufficiente e risorse inadeguate. Il personale è costretto a sopportare condizioni di lavoro insostenibili, con un carico sempre maggiore e salari che non tengono il passo con l’inflazione reale, che ha già superato il 17%. In provincia di Rimini sono oltre 10.000 i dipendenti pubblici, negli enti di piccole dimensioni la carenza di personale è ancora più evidente, con l’aggravio che il taglio dei trasferimenti statali impedisce la possibilità di garantire almeno il turn-over, se non solo gravando sull’aumento dei tributi locali.
Maggiori risorse per i cittadini, non solo per i lavoratori
Il Governo deve dare risposte chiare e immediate ai lavoratori delle funzioni centrali, delle funzioni locali e della sanità, migliorando le condizioni di chi lavora nel pubblico, ma anche garantendo così ai cittadini servizi di qualità, equi e accessibili. Una completa inversione di rotta sull’organizzazione del lavoro, sugli organici, sulle risorse economiche e sulle prospettive di crescita è fondamentale anche per i servizi resi ai cittadini. Al contrario, le spese per il personale delle pubbliche amministrazioni è bloccato da vincoli di bilancio anacronistici oltre a tagli di almeno 250 milioni fino al 2028. Si pensi al caso del lavoro straordinario: in numerosi Comuni le ore di lavoro straordinario, sebbene autorizzate per necessità imprescindibili, finiscono per non essere tutte pagate; pertanto il lavoratore presta il suo servizio gratuitamente per rispondere al cittadino. Da ultimo, quante scelte fondamentali per le comunità non possono essere attuate per impraticabilità economiche legate alle ristrettezze di personale? Troppe, se pensiamo che spesso c’è in ballo la gestione delle risorse PNRR.
Cosa serve per invertire la rotta
Tra le richieste centrali della manifestazione: un piano straordinario di assunzioni per colmare la cronica carenza di personale che sta affliggendo il settore pubblico, lo sblocco dei fondi per la riqualificazione dei lavoratori e uno stop alla precarietà. La protesta nazionale non solo difende i diritti dei dipendenti pubblici, ma chiedere maggiore rispetto e attenzione verso i servizi pubblici essenziali, che riguardano la vita di tutti i cittadini. Bisogna intervenire eliminando i limiti normativi che comprimono la capacità di spesa degli enti locali.
Alla manifestazione di sabato 19 ottobre sono attesi pullman da tutta Italia. Da Rimini la partenza è previstaalle ore 3.30 dal parcheggio della CGIL di Rimini in via Caduti di Marzabotto, 30; per informazioni è possibile chiamae il 3355797675.