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Cronaca 11:40 | 07/05/2021 - Cattolica

Furti e rapine in serie, ma doveva essere ai domiciliari: così invece finisce in cella

Nel pomeriggio di ieri i Carabinieri della Tenenza di Cattolica hanno arrestato M.N., noto pluripregiudicato del luogo, classe 2000, accusato dei reati di evasione, rapina, furto e resistenza a P.U.

I militari della Tenenza si sono presentati alla porta del ragazzo per verificare che fosse regolarmente in casa a scontare la detenzione domiciliare a cui era stato sottoposto meno di una settimana fa a seguito della scarcerazione dai Casetti. Ma i carabinieri hanno atteso invano perché, senza giustificato motivo, M.N. si era allontanato facendo perdere le proprie tracce. Così sono scattate immediatamente le ricerche e poco dopo, in zona parco della Pace a Cattolica, una pattuglia della Polizia Locale si è imbattuta in lui, mentre tentava di scavalcare il cancello di un’abitazione privata, probabilmente per mettere a segno un furto. Subito si sono fiondati sul posto gli uomini dell’Arma, che hanno contribuito ad immobilizzare il ragazzo che nel frattempo aveva opposto resistenza ai due agenti. Quindi è stato condotto in caserma e nel corso degli accertamenti esperiti a suo carico, si è appurato che intorno alle ore 16:00, nel centro cattolichino, aveva rapinato – dietro minaccia di ripercussione fisiche - un orologio finto Rolex ad un giovane del luogo. Successivamente, resosi conto dello scarso valore del bottino, si era recato in un bar della zona e dopo aver distratto il cassiere con un’ordinazione, aveva trafugato l’incasso pari ad 80 euro, dandosela a gambe. Nella serata, inoltre, un altro uomo del luogo si è presentato presso la Tenenza per denunciare che nello stesso pomeriggio, un ragazzo lo aveva assalito alle spalle e gli aveva portato via il telefono cellulare, recuperato nell’immediatezza al termine di un breve inseguimento. Durante la denuncia, l’uomo ha riconosciuto M.N. come l’autore del furto subito poco prima. Una sfilza di reati commessi in un brevissimo lasso di tempo e ad una settimana dalla sua scarcerazione, sono costati a M.N. un nuovo arresto e la riapertura delle porte del carcere di Rimini (nella foto), dove è stato condotto come da disposizioni del PM di turno.