Nella serata del 17.07.2024, personale della Polizia di Stato di Rimini ha tratto in arresto un ragazzo straniero per i reati di furto, resistenza a Pubblico Ufficiale, lesioni personali e danneggiamento.
Nello specifico, verso le ore 19.00, un dipendente di un’attività commerciale nella zona Porto riferiva che un soggetto si era introdotto negli spogliatoiinterrati del locale, asportando un monopattino elettrico, tre zaini ed una borsa dei dipendenti e che lo aveva visto allontanarsi sul monopattino, oggetto di furto, facendo perdere tempestivamente le sue tracce.
La sala operativa inviava un equipaggio dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico a perlustrare la zona del Porto, mentre l’altro equipaggio si accingeva a raggiungere la zona del centro storico, ove grazie all’utilizzo di un’apposita applicazione di rintracciabilità, installata su un cellulare che era all’interno dello zaino rubato dall’uomo, si riusciva a collocare, mediante GPS lo smartphone.
Giunti nel posto indicato dal geo localizzatore, si scorgeva un uomo, anch’egli straniero, che alla vista degli operatori consegnava spontaneamente il cellulare, sostenendo che gli era stato ceduto, pochi istanti prima, da un soggetto che si era allontanato su un monopattino. L’altra volante altresì riusciva a rintracciare il monopattino elettrico, asportato durante il furto, sul quale vi era alla guida un soggetto straniero, che riferiva anch’egli di aver avuto in consegna l’oggetto, poco prima, da un connazionale. Entrambi venivano condotti in Questura per l’identificazione.
Durante la perlustrazione alla ricerca del fuggitivo, in una traversa del centro storico, le Volanti scorgevano un uomo straniero, in sella ad una bicicletta dadonna elettrica, che corrispondeva alla descrizione fornita dal dipendente che aveva segnalato il furto. L’uomo veniva fermato e condotto in Questura per attuare l’identificazione, in quanto privo di documenti.
Giunti presso l’Ufficio, quest’ultimo iniziava ad agitarsi, sbracciandosi ed urlando insistentemente, assumendo atteggiamenti violenti nei confronti degli agenti, sia verbali, pronunciando continue minacce, che fisici, colpendoli con calci e pugni, rendendo difficoltoso l’atto dell’identificazione. Sottoposto a perquisizione personale, l’uomo veniva trovato in possesso degli oggetti segnalati dai dipendenti come oggetti di furto, altresì veniva riconosciuto dai connazionali come colui che gli aveva ceduto il monopattino elettrico ed il cellulare.
Per i fatti menzionati, lo stresso veniva tratto in arresto, in attesa del giudiziodirettissimo, previsto per la mattinata odierna.
Si ricorda che nei confronti delle persone indiziate ed imputate vige la presunzione di innocenza.