Doveva essere una semplice giornata di festa anche per due gemelli di 11 anni affetti dalla sindrme di Down. Invece la fiera di San Martino per loro, purtroppo si è trasformata in un vero incubo. Ad un certo punto tra la calca, la folla, le bancarelle, i genitori hanno perso di vista solo per un attimo le due creature. I bambini avevano ricevuto in regalo da babbo e mamma un palloncino a forma di spada, tanto desiderato dal maschietto. Ma quando la vista dei famigliari ha guardato in avanti i bimbi erano spariti. Paura, tensione causata dal pensiero che i ragazzini finissero in mano a persone sbagliate a gentaglia. Parte subito l'allarme generale. Sono poche le informazioni fornite alle forze dell'ordine e al gruppo di vigilanza delle "Giacche Verdi" operative durante l'evento. Ma dopo quasi tre ore di lavoro e ricerche il riminese Marco Paganelli e il collega Giuseppe Annese, entrambi di 60 anni e in servizio in quell'orario, identificano in mezzo a centinaia di persone i due piccoli. C'è il palloncino, c'è la felpa e il vestiario che corrisponde a quanto comunicato dalla centrale ai due operativi. Paganelli si avvicina cautamente ai bambini e inizia a parlare con loro molto tranquillamente, con fare paterno. Lo scopo è quello di guadagnare fiducia e condurre i minori al sicuro dai genitori presso la sala di controllo. Piano piano il risultato Paganelli lo ottiene. I bambini lo seguono con fiducia e nel frattempo la Croce Rossa informa i genitori che l'operrazione di recupero era andata in porto con successo. Alla fine, dopo interminabili 180 minuti, la famiglia si ritroverà abbracciata con buona pace di tutto e tutti all'interno della centrale che aveva coordinato l'allerta. Come riportato questa mattina dal Corriere di Romagna, le parole di Marco Paganelli sono molto esplicite: "E' stato fondamentale e positivo aver guadagnato la fiducia dei due piccoli. Erano spaventati. Non voglio pensare a cosa sarebbe potuto accadere se fosse stato un malinenzionato a tendere loro la mano, anzichè una persona perbene". La storia per fortuna ha ottenuto un finale positivo grazie a professionisti competenti che sanno fare bene il proprio lavoro, magari qualche volta aggiungendo un particolare che nella vita non guasta mai; una parola, che si chiama umanità.
Cronaca
12:54 - Romagna