Mentre giovedì 18 gennaio è in programma un incontro sul dialetto in occasione della Giornata nazionale, sono in via di conclusione le mostre in biblioteca e al Musas, visitabili ancora per pochi giorni fino a domenica 21.
Giovedì 18 gennaio alle ore 21 biblioteca Baldini e Pro loco propongono il consueto momento di riflessione e approfondimento in occasione della Giornata nazionale del dialetto e delle lingue locali: “Il dialetto: una lingua anche scritta?” è il titolo della serata che vedrà esperti e studiosi confrontarsi in un pubblico scambio di idee presso la sala Baldini della biblioteca comunale. Coordinato da Pier Angelo Fontana, all’incontro parteciperanno Alessandro Astolfi, laureato in linguistica e filologia, Dauro Pazzini, autore di testi per canzoni, poesie in lingua e in dialetto, racconti e aforismi, nonché Giorgio Casadei Turroni, presidente del centro culturale l’Ortica di Forlì.
Saranno invece visitabili ancora per pochi giorni, fino a domenica 21 gennaio, le due mostre inaugurate nel periodo natalizio presso gli istituti culturali. “La forma che abbiamo ora non ha nome” dell’artista Pomelo allestita al Musas (venerdì-domenica ore 15,30-19) ed "Esotica. Esplorazioni immaginate per la manifattura Bertozzi" di Francesco Bocchini nella galleria Baldini (lunedì-sabato ore 13-19).
“May all creatures be happy. Stendardi di pace” di Allegra Corbo – la mostra di arte pubblica, diffusa in centro storico – sarà invece visitabile fino al 28 gennaio e il presepe meccanico allestito dalla famiglia Gualtieri di Montiano nella grotta di piazza Balacchi fino al 29 di febbraio.
Alessandro Astolfi – Classe 1997 è laureato in linguistica e filologia con lavori finalizzati alla corretta rivalutazione delle lingue e delle tradizioni italiane. Finalista al premio nazionale “Salva la tua lingua locale” 2023. Dopo una breve illustrazione della storia dei dialetti italiani e delle tradizioni locali italiane, l’autore spiega come siano stati creati stereotipi negativi con l’intento di denigrare queste lingue ed espressioni culturali. La festa di San Martino di Tours è presa come esempio di una tradizione, festeggiata a livello locale in molte parti d’Italia (con particolare riferimento a Santarcangelo di Romagna), che risale all’antico mondo pagano. In conclusione, l’autore sottolinea l’importanza di un recupero consapevole delle tradizioni locali, al fine di evidenziare come l’essenzialismo culturale sia un concetto errato.
Dauro Pazzini – Nato a Verucchio (Rimini) da genitori verucchiesi il 5 giugno del 1953, dal 1960 vive a Santarcangelo. È autore di testi per canzoni, poesie (in lingua e in dialetto), racconti e aforismi. Ha collaborato e collabora tuttora ad alcune riviste letterarie fra le quali “La Piê”, “La Ludla”, “L’Ortica”. Molti suoi aforismi, poesie e racconti sono pubblicati su “Il Sodalizio letterario” e “La Piê”. A quest’ultima ha collaborato anche con aforismi dialettali manoscritti, corredati da sue fotografie. Altri suoi aforismi sono pubblicati su “L’Ortica” e “Confini”. È presente in alcune importanti antologie fra cui “Santarcangelo dei Poeti” (edizione della Banca Popolare Valconca, Rimini 1994) e “Poeti delle altre lingue 1990-2010” di Pietro Civitareale (Edizioni Cofine, Roma 2011). È presente nei volumi Premio letterario “Sauro Spada” per racconti in lingua romagnola, concorsi 2013, 2014, 2015, 2016, 2017 (Editrice Stilgraf, Cesena).
Giorgio Casadei Turroni – Presidente del Centro Culturale L’Ortica di Forlì è tra i fondatori dell’omonima rivista. Negli anni 70/80 ha fatto parte in qualità di attore della Compagnia Arci “Dimensione Teatro” di Ravenna e del “Teatro Stabile della Romagna” di Faenza. È stato giornalista del quotidiano “L’Unità”, del periodico “Il Forlivese” e della rivista “Consumatori”. È stato direttore di Radio Flash e fra le iniziative culturali di quel periodo vanno annoverate la messa in onda del suo radiodramma “Le parole difficili”, oltre alle trasmissioni, da lui curate, “Cantato e scritto” (poesie e canzoni d’autore) e il racconto musicale “Oggi mi sento così”.