Il corpo docente della scuola prima Repubblica scende in campo contro il progetto di trasferimento al Macanno del plesso scolastico.
"Scuola pubblica: non produce beni di consumo tangibili, ma educa, promuove nel tempo e costruisce giorno dopo giorno, accompagna i bambini, forma persone, semina per il futuro - è quanto si legge nella lettera firmata dagli insegnanti cattolichini -. Noi insegnanti desideriamo far riflettere sull’opportunità di mantenere la scuola Repubblica nel luogo dove è ubicata. Gli edifici scolastici, i locali e le relative attrezzature sono patrimonio dello Stato o degli Enti Territoriali, ma l’appartenenza si realizza (crea) nel tempo costruendo insieme routine, stili di vita, relazioni, esperienze. Spazzare una realtà così ben conosolidata, significa deprivare un territorio del suo passato, della sua storia, delle sue ricchezze, delle sue potenzialità educative e formative. La scuola Repubblica è stata a Cattolica il nucleo fondante del luogo polifunzionale per la cultura, infatti è sorto proprio attorno ad essa il noto Centro Culturale Polivalente e, per osmosi, la scuola e il Centro si sono sempre nutriti reciprocamente. Noi insegnanti difendiamo a gran voce la scuola di quartiere, perché: la scuola deve essere accessibile a tutti, anche a chi non può raggiungerla in macchina; insegna le “buone pratiche” (conoscere il proprio quartiere, orientarsi e andare a scuola a piedi, potenziando il Pedibus, o in bicicletta, tutelare il risparmio energetico e combattere l’inquinamento); è a misura di bambino e delle esigenze di un’utenza specifica, ossia quella dei bambini di scuola primaria; in uno spazio più piccolo è più facile muoversi, sentirsi persona, conoscersi, ascoltarsi, far emergere la propria identità e consentire esperienze che mirino all’autonomia e alla consapevolezza del sé; promuove amicizie e frequentazioni di prossimità anche al di fuori dell’orario scolastico; garantisce la qualità del quartiere, che dipende anche dalla presenza di servizi specifici e dalla valorizzazione di quanto è già esistente, una scuola in primis. Noi insegnanti difendiamo a gran voce il mantenimento della scuola Repubblica dove è ubicata perché è a misura di bambino, è inclusiva in quanto facilmente raggiungibile da tutti, è integrata in un contesto culturale con il quale da sempre ha un dialogo ed uno scambio arricchente e dà identità al quartiere e alla comunità tutta"