Dopo essere stata ospitata per oltre dieci anni in una delle sale del Municipio, cinquanta anni fa, il 15 ottobre 1974, la biblioteca comunale di Santarcangelo inaugura una sede, per la prima volta, tutta sua: è l’ex Dispensa sali e tabacchi, situata in via Cavallotti proprio dietro al Municipio. L’edificio si trovava in condizioni precarie, e venne completamente rinnovato per ospitare la nuova sede della biblioteca comunale: la spinta alla ristrutturazione era arrivata dalla famiglia di Antonio Baldini che, nel 1971 aveva donato al Comune l’archivio dell’intellettuale, a condizione che l’Amministrazione s’impegnasse a dare al fondo “una degna sistemazione in locali idonei”. Il trasferimento in sede propria segna un altro importante passaggio nella storia della biblioteca: l’individuazione del primo direttore, il milanese Silvano Beretta, vincitore dell’apposito concorso.
Tra gli anni ’80 e ’90 la biblioteca accresce il proprio patrimonio e prosegue nell’opera di valorizzazione dei principali fondi archivistici, da Antonio Baldini a Gioacchino Volpe. Questo decennio è decisivo per il rinnovamento della biblioteca, che accanto alla funzione di conservazione sviluppa sempre più la sua apertura nei confronti del pubblico. Nel 1991 Silvano Beretta va in pensione, sostituito dal direttore dei Musei comunali Mario Turci e dalla bibliotecaria Donata Mancini nel ruolo di facente funzione di direttrice. Il rinnovamento del personale passa anche dal pensionamento dello storico bibliotecario (e poeta) Gianni Fucci, sostituito da Pier Angelo Fontana che negli anni successivi diventerà direttore.
Tra fine anni ’90 e inizio 2000, la biblioteca di Santarcangelo approda al digitale, con i primi computer messi a disposizione del personale e degli utenti mentre con l’adesione della Provincia di Rimini alla Rete bibliotecaria di Romagna e San Marino, la Baldini può digitalizzare il proprio catalogo e rendere sempre più accessibile il suo patrimonio librario. Il decennio è coronato da un momento simbolico molto importante: il 17 aprile 2004, infatti, la biblioteca è ufficialmente intitolata ad Antonio Baldini.
Dieci anni dopo, il 23 aprile 2014, al termine di un lungo percorso cominciato nel 1999, la biblioteca Baldini si trasferisce nella sua nuova e attuale sede: l’ex ospedale civile di via Pascoli. La nuova sede non solo è più spaziosa e moderna, ma consente alla biblioteca di liberare tutto il suo potenziale in termini di eventi e servizi, come la sala “Mondo dei piccoli” dedicata ai bambini, accogliendo in spazi dedicati i suoi fondi più preziosi. Nel 2006, inoltre, il fondo Baldini si è arricchito grazie a una nuova donazione della famiglia: foto, manoscritti, oggetti personali e lettere scambiate con grandi personaggi del Novecento italiano.
Nella sua nuova sede, giorno dopo giorno, la Baldini si afferma come vera e propria “Casa della Cultura” di Santarcangelo, diventando il fulcro di eventi e iniziative per tutta la comunità. Con il pensionamento di Pier Angelo Fontana nel 2021, Simona Lombardini diventa direttrice facente funzione della biblioteca, mentre Giovanni Boccia Artieri è responsabile culturale dal 2023. Anche in momenti drammatici come la pandemia, che ne determina la chiusura temporanea, la biblioteca non perde il contatto con i propri utenti grazie al servizio di prestito a domicilio, organizzato per far sì che i libri raggiungano le persone quando non è possibile il contrario. Il 2022 segna l’arrivo di un nuovo servizio dedicato ai giovani e alla creatività digitale: il fablab “SanLab – Spazio alle idee”, allestito al piano terra della biblioteca. Nel frattempo, lo sguardo resta rivolto al futuro, con i lavori per trasformare l’ex Dispensa sali e tabacchi nella Casa della Poesia e archivio del Novecento santarcangiolese.