Il Comune di Rimini candida il primo stralcio del completamento dell’avamporto ai finanziamenti messi a disposizione dalla Regione. La presentazione della domanda al bando per accedere ai contributi arriva dopo il via libera da parte della Giunta al progetto di fattibilità tecnico economica dell’intervento, considerato fondamentale per il potenziamento della sicurezza del porto canale. Le opere infatti hanno come obiettivo principale il miglioramento dell’accessibilità del porto alle imbarcazioni in entrata e in uscita, favorendo al contempo l’attività degli operatori, oltre che dei corpi quali Guardia costiera e Guardia di Finanza.
Il progetto interessa la parte che si affaccia davanti alla darsena turistica ed è stato sviluppato con l’obiettivo di creare uno specchio acqueo calmo, andandosi ad integrare con i due tratti di scogliera già realizzati, che hanno già in parte consentito di smorzare il moto ondoso per garantire l’ingresso in porto anche in condizioni meteo marine avverse. Con le opere candidate ai finanziamenti si mira ad aumentare la protezione per le imbarcazioni anche in caso di venti di tramontana o di maestrale, oltre che a ridurre il deposito di materiale e mantenere la profondità dei fondali.
Il programma di interventi è suddiviso in due stralci: il primo riguarda il prolungamento lineare del Molo di Levante per circa un centinaio di metri, mentre il secondo stralcio interesserà il molo di Ponente, con la realizzazione di una diga foranea di massi naturali. Le diverse ipotesi di intervento sono state studiate e discusse con gli operatori portuali e gli stakeholder, per valutare in particolare gli aspetti legati alla sicurezza della navigazione. Comune e operatori insieme hanno condiviso di dare priorità all’intervento di prolungamento del molo di Levante, opera che dunque è stata candidata al bando della Regione Emilia Romagna dedicato alla “riqualificazione del sistema dei porti regionali e porti e approdi comunali”. L’investimento complessivo è pari a 2,1 milioni di euro, che in caso di accettazione della domanda di contributo vedrebbe la Regione co-finanziare l’intervento per 1,5 milioni.