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Cronaca 11:14 | 06/08/2020 - Santarcangelo

Il consigliere Serra sull'episodio di via Andrea Costa

Il consigliere Jennifer Serra (Lega) interviene sul tema della scuola e sui recenti fatti di cronaca avvenuti a Santarcangelo

Vorrei spendere due parole per quanto accaduto nella nostra Santarcangelo di recente.
E mi riferisco all'atteggiamento aggressivo di ragazzini evidentemente poco seguiti dai genitori o tutori a cui ne è assegnata la potestà. 
(E già ora, nello scrivere questa prima frase, mi rendo conto quanto ormai la parola "genitore" e "potestà", non richiami poi più così certamente in chi la legge gli obblighi che da sempre questo status ha in sè, ma sono fiduciosa che esistano ancora Genitori veri, Padri e Madri, con la relativa coscienza).
 
Dunque, mi dispiace per chi cerca di nascondersi dietro l'emergenza Covid-19 utilizzando la relativa interruzione forzata dell'anno scolastico a marzo'20 come giustificante per questi ragazzi, ma questi episodi di baby-criminalità accadono da ben prima dell'evento Covid-19. 
Io personalmente ho vissuto il "brivido" di sentir cadere un masso di diametro notevole dalle mura, quindi da un'altezza di almeno 10mt, all'interno del cortile del ristorante fra le contrade in cui mi trovavo a cena, nel Maggio 2019. Ricordo solo il forte "tuono" che ha fatto toccando (grazie al cielo) a terra e non sul cranio di qualche oste. E lo ricordo come se fosse ieri. Ricordo di come in tanti presenti avessimo convenuto che se anziché arrivare a terra fosse arrivato su qualcuno di noi, di certo il malcapitato non avrebbe nemmeno fatto in tempo a vederlo scendere, silenzioso e con l'elevata velocità con cui era stato lanciato ed è poi precipitato, facendosi sentire soltanto una volta urtato il pavimento. 
Una cosa è certa, il turista seduto a pochi cm dallo schianto, si alzò di colpo buttando a terra la sedia dallo spavento, e lasciò subito il locale. Il cameriere provò subito a correre fuori per raggiungere i ragazzini sulle mura ma senza successo. 

Ora, per l'ultimo episodio di via Andrea Costa, dove (gli stessi?) ragazzi hanno teso una corda tra due pali da una parte all'altra della via, mi sento di sbilanciarmi in considerazioni ben definite: a mio avviso non esiste nemmeno una lontana possibilità di ricostruire una tesi con la quale poter ricondurre tali episodi a "colpa"; in questi episodi si tratta inequivocabilmente di "dolo".  E non vedo basi nemmeno per ipotesi di dolo eventuale, ossia quel dolo dove l'agente è cosciente del danno conseguente al suo gesto, ma sicuro di avere le capacità per poterlo evitare. Qui non riesco a pensare che nel tendere la corda tra i due pali, ma così come nel lanciare un masso dalle mura sul cortile di un ristorante pieno di ospiti seduti ai tavoli per poi scappare sghignazzando, questi ragazzini possano nell'agire essersi immaginati anche come neutralizzare con certezza i conseguenti danni. 
Penso anzi, che avessero piena coscienza e desiderio di vederli realizzati quei danni; tuttavia duole dirlo, ma non è da escludere potessero essere sotto effetto di droghe che sappiamo ahimè circolare tra ragazzi giovanissimi. 
In conclusione, per queste baby-canaglie non riesco che ad augurarmi un'accusa a titolo di dolo diretto, pienamente intenzionale. 

Mi auspico dunque che chi ha la potestà su questi ragazzi li aiuti a ragionare, a pentirsi; e li accompagni dalle nostre Forze dell'Ordine, così che si possano meglio comprendere le dinamiche dell'accaduto in Via Andrea Costa, e individuare così le eventuali circostanze attenuanti.
Confido invece nell'Amministrazione affinché possano esserci maggiori controlli notturni per le nostre strade, come più volte domandati.