“Think Safe!”, la due giorni di studi dedicata ai responsabili della sicurezza e della prevenzione di grandi aziende nazionali e multinazionali, ha abituato i suoi partecipanti a un approccio creativo al tema della tutela della vita sui luoghi di lavoro. Fanno ormai “storia” le “cene con infortunio” che, ricalcando le teatrali “cene con delitto”, invitano i partecipanti a indovinare a chi è occorso in un incidente e perché. Oppure l’utilizzo della realtà virtuale per far vivere alcune situazioni di pericolo come fossero reali.
Il 23 e 24 maggio, all’Hotel Mercure Artis di Rimini, la quinta edizione di “Think Safe!” segnerà un approccio ancora più innovativo e originale: alcuni dei più importanti manager italiani della sicurezza aziendale suoneranno insieme dando vita a una vera e propria jam-session musicale. Abbiamo chiesto il perché di questa scelta ad Armando Sborgia, numero uno di SicurLav Abruzzo, la società che organizza “Think Safe!” con il riccionese Francesco Sgaramella, esperto in Sicurezza a livello nazionale, in collaborazione con Sicurezza Comportamentale e Virtual Safety Lab.
“Sarà una vera e propria improvvisazione – inizia a spiegare Sborgia. – Non abbiamo pezzi pronti. Saliremo sul palco e ci faremo guidare dall’estro del momento. Perché lo facciamo? Perché la musica è un linguaggio internazionale che spesso veicola messaggio importanti. Per fare un esempio: avete presente “Vieni a Ballare in Puglia” di Caparezza? Non sensibilizza forse sulla sicurezza sui luoghi di lavoro? E come questa, ci sono tante altre canzoni proponibili. Poi suonare in gruppo è un modo per stare insieme e festeggiare la vita, bene prezioso che chi si occupa di sicurezza come noi tenta di preservare”.
Quando suonerete? “Giovedì 23 maggio verso le 18.30/19 nel giardino esterno a mare del Mercure Artis, prima della cena di gala che si terrà subito dopo. L’aperitivo sarà accompagnato da questa jam-session”.
Chi suonerà? “Per ora hanno dato l’adesione Sandro Birello esperto di sicurezza di Opera Safety che è un chitarrista jazz molto bravo. Poi Antonio Marzo di Indaco Project che ha scritto un pezzo famoso ed è polistrumentista. Poi ci sono io. Sono il bassista del “gruppo”. Nel 2008, con il mio gruppo Heavy Metal di allora facemmo un tour europeo di supporto a Erik Martin dei Mr Big e ai Twin Dragons. Poi sono passato al funk/rock e ho sempre continuato a suonare. Ho quattro dischi pubblicati all’attivo. Anche altri convegnisti potranno unirsi se lo vorranno, è una Jam-session, le porte (di sicurezza) sono aperte a tutti e sono sicuro che anche altri ne approfitteranno”.
Nella foto: Armando Sborgia sul palco