La Consigliera comunale di Riccione Greta Testa, anche Consigliera Nazionale Forza Italia Giovani, futura laureata in giurisprudenza il prossimo marzo, ha redatto un progetto di tesi basato sull’analisi di una necessità emergente: il benessere estetico e psico-sociale dei pazienti che hanno subito un trauma facciale. La questione a cui la Consigliera ha riposto la sua attenzione, riguarda davvero un problema di non poco conto che necessita di essere prontamente risolto.
Nel dettaglio, ad oggi a tutti i pazienti che abbiano subito un trauma facciale di qualsiasi natura, le opportunità chirurgiche offerte dagli ospedali nella maggior parte dei casi, assicurano un trattamento della patologia solo in via emergenziale, senza consentire in tempi congrui ed accettabili la correzione estetica degli esiti chirurgici del trauma. In pratica, all’intervento estetico conseguente alla deformazione dell’aspetto e funzionale a correggere le cicatrici deturpanti al volto, non viene riconosciuta la stessa importanza del trattamento a cui si sottopone il soggetto al momento del trauma facciale. Quindi, le deturpazioni presenti sul volto di chi abbia subito un trauma facciale, vengano corrette dopo anni e lunghe liste d’attesa. Il tutto comporta che per questo motivo, molto spesso il paziente si veda costretto a sottoporsi ad interventi chirurgici estetici privati, pagando personalmente, al fine di evitare la permanenza sul proprio viso di cicatrici devastanti che ne deturpano l’aspetto. Dunque, si rende necessario che la correzione estetica conseguente all’aver subito un trauma facciale venga considerata come prioritaria, in quanto il percorso sanitario del paziente giunge al termine solo nel momento in cui possa avvenire la sua piena reintegrazione sociale. L’estetica in questo caso non può essere considerata come un fattore opzionale, dal momento che recenti studi hanno dimostrato come i pazienti colpiti da una deturpazione permanente dell’aspetto sviluppino una significativa incidenza di disturbi post-traumatici da stress e sindromi depressive.
L’attenzione sulla questione a cui la Consigliera ha lavorato con l’aiuto del dottor. Manlio Gessaroli, chirurgo Maxillo Facciale presso l’ospedale Bufalini di Cesena, è arrivata alla Consigliera regionale Valentina Castaldini che ha immediatamente sposato la causa. Infatti, è stata presentata in Regione Emilia Romagna in data 11 febbraio 2021 una risoluzione, in cui si impegna la Giunta regionale a ridurre i tempi d’attesa di tali interventi estetici, e ad istituire uno sportello ambulatoriale dedicato ai pazienti vittime di lesioni permanenti al viso.
E non solo, come da suggerimento della Consigliera, è stato richiesto l’inserimento all’interno dei Livelli Essenziali di Assistenza regionali degli interventi di correzione estetica. La risoluzione inoltre, impegna la Giunta regionale a sollecitare il Governo considerata la portata nazionale della questione. È necessario infatti, che l’attenzione prestata alla tematica arrivi a sollecitare il legislatore nazionale.
"Sono grata e onorata di aver avuto la possibilità di portare all’attenzione della Regione Emilia-Romagna una tematica sociale importante - dice la Testa - una necessità emergente a cui va tempestivamente posto rimedio. Questo è un chiaro esempio di buona politica, e sono fiera che la questione sia stata portata alla luce da una giovane, grazie anche al supporto del Gruppo di Forza Italia Giovani di cui faccio parte. Purtroppo molto spesso si tende poco puntare su questa categoria, ma sono sicura che la risoluzione potrà costituire un esempio per tutti quei giovani che come me, si spendono per portare alla luce gli interessi e le esigenze sociali facendo un corretto uso dell’ambito politico. Sono già stata contattata da molti giovani che vorrebbero portare la stessa proposta nelle loro regioni. Speriamo la questione acquisisca una rilevanza nazionale".