Al Rose&Crown si torna a brindare. Nel rispetto però delle regole. Dal 20 maggio scorso lo storico locale di viale Regina Elena ha riaperto i battenti per la gioia di tutti i clienti 'provati' dal lungo lockdown. "Ci siamo organizzati con una nuova disposizione dei tavoli per fare in modo di rispettare le norme sul distanziamento sociale ma cercando di preservare l'atmosfera originale che è il vero punto di forza del locale - commenta il patron Richard Di Angelo -. Naturalmente abbiamo perso un po' di posti a sedere che però abbiamo compensato grazie alla possibilità di allargarci nell'area esterna. Bisogna riconoscere all'amministrazione comunale il merito di aver concesso ai pubblici esercizi questa possibilità di occupazione di suolo pubblico allo scopo di evitare contatti troppo ravvicinati tra gli avventori. Noi abbiamo installato anche una pedana rialzata, cercando nel complesso di creare qualcosa di bello e gradevole, che possa essere apprezzato sia dai riminesi che dai turisti. Speriamo possa essere un valore aggiunto per la nostra città".
Di Angelo traccia quindi un primo bilancio dei primi giorni di riapertura. "E' andata piuttosto bene anche perché c'era quella che io chiamo 'la sete dopo l'attraversata del deserto', ovvero una grande voglia di ritorno alla normalità dopo i mesi di lockdown. I riminesi - e i romagnoli in generale - hanno una fortissima vocazione alla socializzazione. L'emergenza Covid-19 ci ha insegnato il valore delle nuove tecnologie, ma credo che nulla possa sostituire il sano desiderio di amicizia e convivialità. Ci auguriamo che anche il settore alberghiero possa rimettersi in moto al più presto. Il messaggio che vogliamo far passare è che Rimini e i riminesi sono pronti e attrezzati per la stagione che ci aspetta. Vogliamo tornare ad accogliere i nostri ospiti e vogliamo farlo in totale sicurezza e nel rispetto di tutti i protocolli previsti facendo leva su quella che da sempre è una nostra peculiarità: la capacità di accogliere.