Covid-19, la Sindaca di San Clemente Mirna Cecchini:
“Occorre fiducia nei progressi medici e nei risultati ottenuti a livello mondiale. Io mi vaccinerò perché credo nel processo evolutivo e sicuro della scienza”.
“Se l’umanità ha accresciuto il proprio grado di benessere sociale, economico, finanziario, intellettuale, soprattutto a partire dalla seconda metà del Novecento, lo si deve in larga parte all’avanzamento della ricerca medico-scientifica; alla scoperta e all’introduzione di efficaci “armi” a contrasto di gravi e decimanti malattie: mi riferisco all’arma dei vaccini, oggi fondamentali”.
L’occasione dei saluti di fine anno - dice la Sindaca, Mirna Cecchini - mi permette di mettere l’accento su alcune considerazioni che credo siano importanti da sottolineare; specie alla luce del fatto che proprio San Clemente in questo 2020, ormai avviato alla conclusione, sia stato, in ambito provinciale, il primo Comune a doversi confrontare con il Coronavirus.
La pandemia da Covid-19 ha duramente colpito il nostro tessuto civile e imprenditoriale; il nostro sistema educativo e sanitario: quest’ultimo da molti mesi sotto stress causa la costante emergenza epidemiologica.
Al pari di tante altre realtà - piccoli o grandi non fa differenza - abbiamo affrontato scenari d’intervento che richiedevano - e richiedono tuttora - risposte efficaci, concrete, tempestive.
Ci siamo adoperati con tutte le risorse e forze disponibili - sia economiche, sia in termini di uomini e tempo dedicato - affinché nessuna azione di supporto e aiuto rimanesse intentata.
Nel concreto, abbiamo rinnovato il meccanismo, tramite apposito bando, dell’assegnazione dei buoni spesa a favore di quanti si trovano in chiaro stato di difficoltà nell’ambito delle rispettive famiglie.
Per chi non ha potuto accedere ai contributi per il sostegno alle spese derivanti dall’affitto delle abitazioni - previsti nell’ambito del Distretto di Riccione - siamo intervenuti tramite l’integrazione, con nostri fondi di bilancio, affinché questa misura consentisse l’accoglimento delle domande rimaste inevase.
In tempo di pandemia credo si debba però riflettere su un aspetto che va ben l’oltre l’emotività dell’emergenza sanitaria.
Se l’umanità ha accresciuto il proprio grado di benessere sociale, economico, finanziario, intellettuale, soprattutto a partire dalla seconda metà del Novecento, lo si deve in larga parte - lo dico in modo netto e chiaro - all’avanzamento della ricerca medico-scientifica.
E pertanto alla scoperta e all’introduzione di efficaci “armi” a contrasto di gravi e decimanti malattie a livello planetario.
Mi riferisco all’arma dei vaccini, oggi fondamentali nella lotta contro la Poliomielite, la Pertosse, la Difterite, il Tetano, la Meningite, il Morbillo.
Io mi vaccinerò, perché credo nel processo evolutivo e sicuro della scienza.
Occorre pertanto fare molta attenzione a quelli che sono i messaggi di cui possiamo/vogliamo essere divulgatori nei confronti dell’opinione pubblica. Assumiamoci allora le nostre responsabilità nel caso questi messaggi trovino un preoccupante, distorto, pericoloso rimbalzo sui mezzi di comunicazione ad ampia diffusione.
O, peggio ancora, sui Social: vetrine da troppi assurte a pressoché unica fonte d’informazione e dibattito.
La conoscenza reale, la validità delle notizie è tutt’altro. Non si raggiunge attraverso la somministrazione di poche e frettolose nozioni buttate là, nel mare magnum delle interpretazioni prive di senso e che mescolano fake news a mezze verità.
Infine, voglio tornare sull’appello, anzi sull’invito, al buonsenso: manteniamo sempre il rispetto delle regole basilari quali il distanziamento fisico (anche a prezzo di grossi sacrifici nella sfera affettiva), l’utilizzo della mascherina, l’igiene delle mani.
Con la stretta osservanza di esse possiamo davvero fare la differenza e porre un’ulteriore barriera alla diffusione del virus.
Torneremo presto a quel senso di comunità che ci contraddistingue nella quotidianità.
Buone Feste a tutti".